La foto dei figli sui social e la severa decisione del Tribunale di Roma

Pubblicare fotografie dei figli minorenni sui social network può essere considerato un illecito che comporta la richiesta di rimozione delle immagini da parte del giudice e il pagamento di una somma di denaro in favore dei figli.

La notizia ha destato parecchio scalpore e molte reazioni: la decisione è stata presa dal Tribunale di Roma, che ha condannato una madre a rimuovere gli scatti del proprio figlio sedicenne e a versare a lui e al marito la somma di 10mila euro, se non avesse rispettato l’ordine di rimozione immediata.

Le disposizioni che regolano la gestione pubblica dell’immagine dei minori sono un tema delicato e sono entrate anche nella gestione dei ricorsi per separazione consensuale e di divorzio. L’articolo 96 della legge sul diritto d’autore (legge 633/1941) prevede che il ritratto di una persona non possa essere esposto senza il suo consenso, salvo eccezioni.

Una qualsiasi fotografia, essendo un dato personale non può essere diffusa se non c’è l’autorizzazione dell’interessato. In più i minori sono protetti dalla tutela dall’articolo 16 della Convenzione sui diritti del fanciullo approvata a New York il 20 novembre 1989 e ratificata in Italia con la legge 176/1991.

Ai genitori, che hanno un dovere di cura e di educazione nei confronti dei figli, spetta anche la corretta gestione della loro immagine pubblica, per evitare la sovraesposizione sui social. Il giudice può dunque ordinare l’eliminazione delle foto o la disattivazione del profilo del minore al fine di arginare i rischi più frequenti del web.

Ultima modifica: Mar 9 Gen 2018