Un nuovo appello ai giornalisti contro le parole d'odio

Contro le parole di odio, dopo i fatti di questi giorni, c'è un appello congiunto di Carta di Roma, Fnsi, Odg, Usigrai e Articolo 21.

Insieme si rivolgono agli operatori della comunicazione e chiedono l'impegno per un discorso corretto e informato, non "buonista", su migranti e profughi.

"Superato un limite oltre il quale c'è il baratro, le responsabilità di chi racconta i fatti sono centrali", è la tesi che viene sostenuta.

Nel rapporto 2017 'Notizie da paura', la Carta di Roma ha registrato un incremento dei toni allarmistici utilizzati nel racconto dell'immigrazione all'interno della stampa e della televisione nazionale. Notizie e servizi in cui lo 'straniero' è autore di reato, è una minaccia all'ordine pubblico, è un invasore, un usurpatore. Notizie in cui si effettua una generalizzazione tra il protagonista - migrante o profugo - e l'appartenenza a un'etnia, una razza o una religione specifici.
Il nostro appello - sostengono i sottoscrittori - è rivolto a tutti i giornalisti che invitiamo al rispetto della Carta, e a tutti i cittadini a cui chiediamo di leggerla e diffonderla. Potete trovare il testo integrale qui.

Ultima modifica: Gio 8 Feb 2018