Avvenire, voce ' fuori dal coro' e punto di riferimento per le comunità

Avvenire “in questi cinquanta anni è diventato un punto di riferimento per le nostre comunità e anche per il vasto mondo della comunicazione sociale italiana”. Lo ha detto a Milano il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale , nell’omelia della messa celebrata nella sede del quotidiano, in prossimità della Pasqua.

“in questa casa, come nella casa di Betania, ci si accorge –proprio come ha fatto Maria – di quello che altri non vedono o non comprendono pienamente. In un mondo dove le falsità rischiano di plasmare mentalità distorte e pericolose, il vostro giornale si distingua grazie alla ‘buona notizia’”. Insomma, Avvenire è una testata “fuori dal coro”.

Il presidente della Cei ha osservato anche che “gli anni di vita del nostro quotidiano coincidono con il tempo della grande trasformazione, nella Chiesa come nella società. Il progresso sociale ha significato nuovi stili di vita, più libertà e partecipazione, ma anche una forte secolarizzazione che ha investito il Paese, cambiandone molti tratti del volto. Gli avvenimenti, talvolta purtroppo tragici, che in questi decenni hanno segnato l’Italia e il contesto internazionale, hanno spesso chiesto ai credenti forte impegno e coerenza con i loro valori, talvolta anche a costo della vita”.

Il cardinal Bassetti ha citato Aldo Moro, Vittorio Bachelet, Rosario Livatino e il beato don Pino Puglisi. “Cristiani a tutto tondo che hanno testimoniato con il sangue la loro fede, le loro idee e il desiderio di un Paese migliore”.

Infine l'auspicio che “Avvenire” sia “ancora protagonista, con osservazioni attente e puntuali; interventi fermi e decisi quando l’occasione lo richieda. Sia interprete delle varie sensibilità del mondo laicale, mirando sempre al fine dell’unità ecclesiale”.

Ultima modifica: Ven 30 Mar 2018