E' cominciato il festival di Perugia. Subito si parla di media (e giornalisti) sotto attacco
Il Festival Internazionale del Giornalismo è cominciato ieri a Perugia e subito ha messo al centro dell’attenzione una riflessione sulle minacce ai giornalisti.
‘Media sotto attacco’ infatti era il tema dei due incontri previsti l’11 aprile, ma ad uno dei due Paolo Borrometi, il cronista minacciato di morte dai mafiosi di Pachino, non è intervenuto. Ancora troppo forte la tensione dopo la scoperta delle ultime intercettazioni, che a Roma, come leggete su questo nostro sito, hanno provocato l’immediata reazione e mobilitazione del sindacato, delle associazioni di categoria, anche dell’Ucsi.
Non è mancata invece Federica Angeli, anche lei sotto scorta e di recente ‘avvisata’ con due proiettili anonimi, dopo le inchieste su Ostia. "Quei proiettili - sospetta ora lei - sono un'esibizione di potere del clan Spada per dimostrare che, nonostante le condanne, sono ancora in grado di colpire".
Tra gli argomenti dei primi incontri, anche quelli sui ‘social network’: in particolare in un workshop si è visto come l'utilizzo di prodotti di Facebook può aiutare i giornalisti a trovare contenuti, sviluppare un pubblico e rafforzare lo storytelling attraverso la costruzione e il coinvolgimento di comunità.
Per il fotogiornalismo c’è stata la presenza di Luca Locatelli, vincitore del World Press Photo 2018 nella categoria ambiente, che ha dialogato con il giornalista Alessio Jacona.
Inaugurata quest’anno anche la sezione #UsToo, una serie di incontri dedicati alle donne e ai temi legati alla violenza di genere, ma non solo. Tornano infine gli incontri Law&Order, venti sessioni sugli aspetti legali della professione giornalistica per approfondire e prepararsi ai suoi aspetti giuridici.
Tutte le sessioni sono trasmesse in diretta sul sito, nella scheda di ogni evento, sul canale YouTube e sulla piattaforma video di IJF, dove è possibile seguire gli eventi in diretta oppure on demand, con l’archivio delle edizioni passate.