Nuova aggressione a troupe tv a Roma. Anche l'Ucsi esprime solidarietà e preoccupazione

Ancora un’aggressione ai giornalisti, e ancora una volta a Roma. E’ accaduto ad una troupe televisiva di Nemo durante l’arresto di Antonio Casamonica e Alfredo Di Silvio per il raid in un bar della Romanina la mattina di Pasqua. Una donna, una familiare di Casamonica, ha colpito la telecamera e la lampada si è frantumata. All’operatore è stato anche impedito di effettuare delle riprese nella zona.

La Federazione nazionale della Stampa italiana, l'Usigrai e il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti ribadiscono che «nessuna 'testata' a nessun cronista potrà impedire ai giornalisti di garantire ai cittadini il diritto ad essere informati su quello che accade nelle loro città». Non possono esistere «'terre di nessuno' né tantomeno periferie dimenticate dai media, il cui ruolo è quello di illuminare i covi dove si annida il malaffare», si legge ancora.

Sono intervenuti anche la presidente Rai Monica Maggioni e il direttore generale Mario Orfeo, esprimendo solidarietà ai colleghi.

L’Ucsi torna ad esprimere forte preoccupazione per le difficili condizioni di lavoro dei cronisti, anche nelle nostre città, troppo spesso minacciati, offesi, aggrediti. “La situazione sta diventando intollerabile”, è stato più volte denunciato dalla nostra associazione.

nel riquadro: un fotogramma dell'aggressione alla troupe Rai

Ultima modifica: Mar 8 Mag 2018