Anche l'Ucsi al 'caffè per la legalità' a Roma

Anche l’Ucsi, il 17 maggio, ha aderito e partecipato al 'caffè per la legalità' al Roxy Bar della Romanina, dove a Pasqua due appartenenti al clan Casamonica hanno percosso il titolare del locale ed una cliente disabile.

C'erano i rappresentanti degli enti di categoria dei giornalisti, esponenti di associazioni e istituzioni, personaggi del mondo della cultura e della politica, studenti e cittadini del quartiere.

L'iniziativa era promossa dai giornalisti della rete NoBavaglio e da Articolo21; erano presenti anche il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti; il segretario del consiglio nazionale dell'Odg, Guido D'Ubaldo; Giampiero Spirito, presidente di Casagit Servizi e Gianfranco Summo, vicepresidente della Casagit; Massimo Marciano del Comitato amministratore Inpgi2; il segretario dell'Usigrai, Vittorio Di Trapani; il presidente dell'Ungp, Guido Bossa; rappresentanti di Stampa Romana, dell'Ordine dei giornalisti del Lazio, dell'associazione Amici di Roberto Morrione.

Con loro, fra gli altri, l'attore Ascanio Celestini; monsignor Paolo Lojudice, vescovo ausiliare di Roma; il magistrato e presidente onorario di Libera, Gian Carlo Caselli; il sottosegretario alla giustizia Gennaro Migliore; Gianpiero Cioffredi, presidente dell'Osservatorio Sicurezza e Legalità della Regione Lazio; la consigliera regionale Marta Bonafoni.

Ma, soprattutto, davanti al Roxy bar erano schierate le telecamere e i taccuini dei colleghi a fare da «scorta mediatica ai gestori del bar che hanno avuto il coraggio di ribellarsi alle cinghiate dei Casamonica e ai cittadini che vivono ogni giorno questo quartiere», ha ricordato il presidente Giulietti.

«Siamo qui perché non si può rimanere indifferenti rispetto a quanto successo, non devono esistere zone precluse a chi vive in questi quartieri e a chi vuole raccontarli. Oggi è solo un primo passo per illuminare le periferie», ha detto Marino Bisso, della rete NoBavaglio, annunciando l'intenzione di tornare periodicamente al Roxy bar per leggere i giornali, fare rassegne stampa ragionate con gli studenti e i residenti e parlare con loro dei problemi delle periferie.

Ultima modifica: Gio 17 Mag 2018