A Milano #voceaigiornalisti: le nuove sfide della nostra professione

Si è svolta a Milano #VoceAiGiornalisti, la manifestazione organizzata da Associazione Lombarda dei Giornalisti e Fnsi per “riportare al centro dell'attenzione di istituzioni, politica e cittadini i temi del lavoro giornalistico e del ruolo dell'informazione in democrazia.

«Siamo qui insieme con gli enti e le Associazioni regionali di Stampa – ha esordito il segretario generale Raffaele Lorusso – per lanciare un appello alle istituzioni e al governo che verrà, a cui sottoponiamo e sottoporremo le criticità di questo settore: una normativa antitrust non al passo con i tempi, il tema mai risolto dei conflitti di interessi, il tema della raccolta pubblicitaria (mai affrontato in questo Paese) e il ruolo del 'over the top'. Chi fa profitti utilizzando informazione professionale deve pagare le tasse come tutti gli altri». Lorusso ha parlato anche delle minacce ai giornalisti e delle cosiddette ‘querele bavaglio’ e infine ha attaccato ancora una volta il modello che si sta affermando e che vede pochi giornalisti in redazione e tanti collaboratori “senza tutele né garanzie fuori dalle redazioni”.
Ancora un’annotazione polemica di Lorusso: “L’ultimo governo ha messo in campo tra il 2014 e il 2018 188 milioni di euro, andati a finanziare pensionamenti anticipati che hanno consentito alle imprese di distruggere occupazione senza crearne di nuova. Nulla è stato fatto per sostenere il lavoro».

Per il presidente Giuseppe Giulietti, «compito del sindacato è dare risposte, diritti, tutele e garanzie. Ma per farlo servono interlocutori: editori, politici, istituzioni con i quali parlare con una sola voce. Dobbiamo insieme costruire soluzioni ai problemi della categoria. Da Milano deve partire un messaggio fondamentale: il coordinamento degli enti non è una realtà simbolica, ma un motore di azioni concrete. Ci sono vertenze simboliche che vanno sposate da tutti gli enti della categoria. Rivolgiamoci al presidente della Repubblica, ai presidenti delle Camere, mandiamo a loro e poi al governo che verrà le proposte della categoria per rilanciare il settore».

foto: FNSI

Ultima modifica: Gio 31 Mag 2018