Nel giornalismo continua l'emorragia di posti di lavoro

Sono ben 2704 i posti di lavoro persi nel giornalismo in Italia negli ultimi cinque anni (2012-2017).

Una discesa enorme (del 15%), un dato che preoccupa e che certamente è il frutto della lunga crisi dell’editoria tradizionale.

Questo emerge dal 'Rapporto sulle dinamiche occupazionali nel settore giornalistico: confronto con il sistema paese e l’ambito comunitario' presentato in Commissione Lavoro e Tutela Occupazionale dell'Inpgi r a cura dell’Ufficio Studi dell'ente.

La flessione tra l’altro è in controtendenza In merito all’andamento dell’occupazione in generale e la nota dell’Inpgi chiarisce “che il tasso di contrazione dei livelli occupazionali in ambito giornalistico è in controtendenza di circa 10 volte rispetto alla tendenza occupazione del sistema Paese”.

Lo studio mette anche in evidenza alcune particolarità del settore: ad esempio la maggiore difficoltà delle donne ad ottenere un contratto, il fatto che un decimo dei contratti giornalistici siano a tempo determinato e che si ricorra sempre più spesso alle collaborazioni continuative.

Ultima modifica: Ven 1 Giu 2018