L'odio in rete si fronteggia anche con una informazione seria e credibile

Il Copercom (Coordinamento delle Associazioni per la Comunicazione) ha sviluppato un confronto a più voci su quel “cortocircuito” che si è creato nella crisi politico-istituzionale di questi giorni, su quella “deriva comunicativa” sfociata anche in parole pesanti, violente e di odio, sui social network.

E’ intervenuta anche la presidente dell’Ucsi, Vania De Luca:
i giorni di crisi vissuti dalle istituzioni italiane per arrivare alla formazione del nuovo governo hanno dimostrato che il ruolo dell’informazione è oggi più che mai nevralgico non solo per garantire il pluralismo, fondamento di ogni democrazia, ma anche per favorire quel clima costruttivo di cui il Paese ha bisogno e che non sempre si è visto. Solo se i toni sono misurati e i ragionamenti pacati, solo se i diversi attori in campo sono disponibili ad ascoltare oltre che a parlare, i cittadini possono essere realmente aiutati a capire le ragioni che reggono le diverse posizioni. Se al presidente Mattarella va tutta la nostra gratitudine per la pazienza, la saggezza e la fermezza che ha messo in campo nelle settimane post elettorali, agli operatori dell’informazione” – conclude De Luca – “va ricordato che il fondamento della loro professionalità risiede in tre parole semplici: libertà, verità, responsabilità, per sottrarsi a ogni tentativo di strumentalizzazione e per non prestarsi a servire interessi di parte”.

Sul tema, e potete leggere i loro commenti sul sito del Copercom, sono intervenuti anche i presidenti di Aiart, Masci e Meter Onlus.

Ultima modifica: Mar 5 Giu 2018