Appello di Nigrizia: 'giornalisti non diffondano odio sui migranti'

Sale la voce di chi chiede ai giornalisti e a chi opera nei mezzi di comuniczione un impegno forte contro le campagne di indifferenza e di odio rispetto ai migranti.

Un contributo importante, nei mesi scorsi, lo ha dato anche la nostra rivista Desk. Ma adesso ci sono altre prese di posizione, di chi opera direttamente nelle zone di provenienza dei migranti.

“Facciamo appello ai direttori di giornali e telegiornali e a tutti i giornalisti – e’ detto nell’editoriale di Nigrizia, rivista dei missionari - affinché si attengano al rispetto delle regole della Carta di Roma, considerato che ci troviamo in una fase in cui le notizie sulle migrazioni hanno un grande spazio nel panorama informativo e orientano l’agenda dei media”.

Riportiamo di seguito la nota nella sua versione integrale:

“Il nostro è un appello al senso di responsabilità ed alla deontologia di tutti i professionisti dell’informazione affinché venga utilizzato un linguaggio corretto, affinché le notizie vengano sempre verificate prima di essere pubblicate per evitare il diffondersi di una percezione distorta del fenomeno migratorio ed un crescendo di tensione sociale basato su informazioni imprecise, su notizie errate e non verificate.

Il nostro appello serve ad evitare la diffusione di un linguaggio di odio. Nel caso venga pronunciato da un politico, l’invito ai direttori è quello di non riprendere le parole di odio nei titoli, negli attacchi e nei lanci dei pezzi e di cercare sempre di fare una verifica di quanto viene scritto.

Studi recenti, ultimo quello dell’Eurispes, ci rivelano che la percezione che hanno gli italiani del fenomeno migratorio è lontana dalla realtà: solo un terzo dei cittadini sa che l'incidenza degli stranieri sulla popolazione è dell'8%, mentre la maggioranza degli italiani sovrastima fino al triplo del numero reale tale incidenza. Il problema è che tale percezione distorta si traduce facilmente in paura, sentimento che è alla base dell’aumento esponenziale delle violenze a sfondo razzista a cui stiamo assistendo in questi ultimi mesi.

Per questo siamo convinti che sia importante chiedere alle redazioni di prestare una continua attenzione al racconto che viene fatto delle migrazioni con una verifica costante di notizie e fonti”.

Ultima modifica: Dom 1 Lug 2018

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