Attentato contro il giornalista Gervasutti, fatto di 'gravità inaudita'. Aggressione anche a Roma. La solidarietà dell'Ucsi

L’attentato compiuto a Padova contro l'abitazione del giornalista Ario Gervasutti, ex direttore de Il Giornale di Vicenza, ora nell'ufficio centrale del Gazzettino, suscita sdegno e indignazione. Sono stati sparati cinque colpi di pistola, tre dei quali si sono conficcati nella camera del figlio.

Difficile al momento comprendere il movente, Gervasutti ha escluso di aver ricevuto minacce. Solidarietà è stata espressa dal Ministro dell’Interno, dal presdiente del Veneto e da tutte le forze politiche,

Ma è intervenuta anche la Fnsi che parla di fatto di “gravità inaudita”, di “attacco inaccettabile non solo a un giornalista che ha sempre dimostrato di avere la schiena dritta ma anche a tutta la categoria che da tempo è nel mirino di chi vuole impedire la libertà di informazione”.

Fnsi, Sindacato e Ordine giornalisti del Veneto, e CdR del Gazzettino si stringono attorno al collega e alla sua famiglia e confidano nel lavoro delle forze dell’ordine per individuare al più presto possibile i responsabili.

Anche l’Ucsi naturalmente esprime solidarietà al collega e confida che possano essere individuati e puniti al più presto i responsabili.

Martedì 17 luglio, poi, c’è stato un altro grave episodio ancora contro i giornalisti. È accaduto a Roma dopo l’arresto di alcuni membri della famiglia Casamonica. Una troupe del Tg2 e alcuni tecnici e giornalisti che stavano raccogliendo delle testimonianze sono stati violentemente aggrediti, anche con l’uso dei bastoni.

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Ultima modifica: Mer 18 Lug 2018

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