Cresce il mercato pubblicitario (soprattutto all'estero). In Italia pubblicato il regolamento per credito d'imposta su investimenti pubblicitari.

Cresce del 3,5% il mercato pubblicitario in Europa e oggi, nei cinque principali mercati (tra cui l’Italia) vale nel complesso 70 miliardi. E cresce soprattutto internet, come emerge dall’ultima analisi condotta da Confindustria Radio Tv.

La stampa scende sotto il 20% (dal 41% del 2008, pre-crisi), perde qualcosa (il 4%) anche la televisione, sono stabili radio e cinema.

Internet è già il primo mezzo nel Regno Unito, in Francia e, dal 2017 anche in Germania. “Rispetto alla crisi economica del 2008-2009, Regno Unito e Germania ne sono usciti rapidamente con investimenti in ripresa già nel 2010 e recupero dei livelli di investimento nel 2011”.

Maggiori le difficoltà per Italia e Spagna. L’Italia è il terzo mercato in termini pubblicitari per quanto riguarda il “video” (572 milioni di euro circa), dopo il Regno Unito e la Francia, e il secondo per il “mobile display” (886 milioni di euro circa), dopo solo il Regno Unito. In termini assoluti in Italia il primo mezzo per investimenti pubblicitari resta la televisione.

Da noi oggi il mercato della pubblicità su internet vale un terzo dell’intera pubblcità e raggiunge 2,68 miliardi di euro, con un incremento del 13%.

Da segnalare, per restare in tema, che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 170 del 24 luglio 2018 il Regolamento di attuazione del credito di imposta su investimenti pubblicitari incrementali. Ora saranno definite le modalità per la presentazione della comunicazione telematica sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate.

Le comunicazioni per l’anno in corso, relative agli investimenti effettuati nell’anno 2018, nonché dal 24 giugno 2017 al 31 dicembre 2017 esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica anche on-line, dovranno essere presentate tra il sessantesimo e il novantesimo giorno successivi alla data di pubblicazione del Regolamento.

Ultima modifica: Gio 26 Lug 2018