Padre Dall'Oglio, il quinto anniversario della scomparsa. Una delle sue ultime interviste (di Maurizio Di Schino)

Da cinque anni (la sua scomparsa è del 29 luglio 2013) non si hanno più notizie di Padre Paolo Dall’Oglio. In fondo alla nostra home page, nella nostra sezione multimediale, trovate il link ad una delle sue ultime interviste. L'autore, per Tv 2000, è il giornalista Maurizio Di Schino, che è anche segretario nazionale dell'Ucsi.

L’ultima tappa di un’esperienza trentennale nella martoriata Siria per Padre Dall'Oglio fu a Raqqa, la città che divenne in quel periodo una roccaforte dell’Isis e che adesso è stata liberata. Si batteva, come scrive Terrasanta.net, per la liberazione di un attivista democratico che era stato catturato dai miliziani del califfato.

Adesso forse si può cercare la verità, dopo così tanto tempo e dopo una serie di informazioni false ed evidenti depistaggi. .

«Il silenzio totale sulla sorte di Paolo in questi cinque anni è un fatto molto doloroso, anche se è stato importante sentire la vicinanza, ad esempio, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si continui a lavorare, specie ora che lo scenario a Raqqa è cambiato». Lo ha detto Francesca Dall'Oglio, sorella di Paolo, che è intervenuta alla conferenza stampa che qualche giorno fa è stata organizzata nella sede della Federazione della Stampa italiana, insieme con  associazione giornalisti amici di padre Dall'Oglio, Articolo 21 e Usigrai.

il giornalista della Rai Amedeo Ricucci ha parlato del suo Speciale Tg1 girato proprio a Raqqah, nel quale, grazie a numerose testimonianze, ricostruisce i momenti della scomparsa di Dall'Oglio, sostenendo che dopo la liberazione della città dall'Isis questo è il momento anche per gli inquirenti e per la Farnesina per «agire e cercare di arrivare alla verita. Si conosce il nome di un emiro, capo di una tribù locale, presso il quale si stava recando padre Dall’Oglio.

Vittorio Di Trapani (Usigrai) ha lanciato alla Rai la proposta di dar vita ad un appuntamento costante da dedicare a tutti i costruttori di pace.

Leggiamo un estratto da Terrasanta.net.

“Intercedere non vuol dire semplicemente “pregare per qualcuno” – spiegò una volta il cardinal Martini –, ma etimologicamente significa “fare un passo in mezzo”, fare un passo in modo da mettersi nel mezzo di una situazione. Intercessione vuol dire allora mettersi tra le due parti in conflitto». Mettendosi in mezzo, padre Dall’Oglio ha inteso la sua vita come missione del dialogo, da lui vissuta lungo un doppio binario, di «collera e luce» (come è intitolato il suo ultimo libro). La collera di chi non accetta il mondo com’è, e la luce che viene dalla fede nel progetto in cui si crede. Per questo Dall’Oglio è stato descritto come «un mistico con l’urgenza del fare sociale», un monaco in lotta contro gli estremismi e per ristabilire la giustizia in Terra Santa.

Ultima modifica: Dom 29 Lug 2018

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