L'Europa pensa a sanzioni più severe per le piattaforme web che non rimuovono subito propaganda estremista

L’Unione europea interviene ancora contro la minaccia terroristica e impone (ipotizzando sanzioni) a Facebook, YouTube e Twitter di identificare e cancellare la propaganda online degli estremisti violenti.

Lo scrive il Financial Times, secondo il quale la Commissione europea ha deciso di “abbandonare l’approccio volontaristico adottato finora nei confronti delle grandi piattaforme web”. Non hanno funzionato i metodi attuali? Secondo Julian King, il commissario europeo per la sicurezza, Bruxelles non avrebbe visto abbastanza progressi nella rimozione di contenuti da parte delle aziende tecnologiche e vorrebbe prendere delle misure per “proteggere meglio i nostri cittadini”.

La risposta però è già arrivata. Google dice che il 90 per cento del materiale terrorista rimosso da YouTube sarebbe stato individuato in modo automatico, con metà dei video che hanno ricevuto meno di 10 visualizzazioni. Facebook ha detto di aver rimosso la grande maggioranza di 1,9 milioni di contenuti Isis e Al Qaeda che erano stati individuati sulla piattaforma nei primi tre mesi dell’anno.

A settembre comunque se ne dovrebbe sapere di più, si pensa che i contenuti individuati debbano essere rimossi entro un’ora dalla segnalazione.

Ultima modifica: Mar 21 Ago 2018