L'incontro di auguri dell'Ucsi Campania con il Cardinale Sepe

Tradizionale incontro per lo scambio di auguri natalizi dei giornalisti Ucsi della Campania con il cardinale Crescenzio Sepe.

. In apertura il saluto del presidente, Giuseppe Blasi che ha ricordato il recente convegno nazionale di Assisi nel corso del quale il Consiglio nazionale, su indicazione del presidente regionale, ha sottoscritto un documento affinché si faccia al più presto chiarezza sulla vicenda che riguarda le Catacombe di san Gennaro. «In programma per il nuovo anno - ha detto Blasi - un incontro il 1 febbraio da tenersi a Napoli, al quale saranno invitati i referenti delle comunicazioni di tutte le Diocesi della Campania allo scopo di creare una presenza capillare dell’Ucsi nella regione ed eventualmente dare vita ad iniziative locali in ogni diocesi».

Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine regionale dei Giornalisti, ha sottolineato la grande sinergia con l’Ucsi Campania che ha permesso di realizzare numerosi corsi di formazione (l’ultimo in ordine di tempo alla Facoltà teologica ma tanti ne sono stati fatti in questi anni e tutti con ottimi risultati): “Viviamo un momento difficile per i giornalisti sia per quelli colpiti da minacce (sono duecento in Italia che vivono sotto forma di tutela) ma tantissimi anche quelli che sono minacciati attraverso i social”. Critico il momento per i tagli all’editoria, provvedimento che rischia di schiacciare soprattutto le piccole realtà.

Illuminante e acuta come sempre la parola dell’assistente ecclesiastico dell’Ucsi, don Tonino Palmese che si è rifatto alla letteratura napoletana, ed in particolare al finale di “Natale in casa Cupiello” di Eduardo. Un pezzo scritto, ma non recitato, quando Luca Cupiello dopo aver ottenuto il fatidico sì da dal figlio sul gradimento del presepe, si perde con lo sguardo alla ricerca di un Presepe dove gli uomini sono piccoli piccoli di fronte ad un Gesù Bambino piccolo ma grande quanto il mondo. «Ecco – ha detto don Tonino - noi tutti ci dovremmo riconoscere in quel bambino piccolo che piange e che è l’unica grandezza vera da riconoscere».
Dal cardinale Sepe un forte ringraziamento ai giornalisti cattolici e l’incoraggiamento ad andare avanti sulla strada del bene, perché - ha ricordato - «non bisogna mai arrendersi di fronte al male».

Sensibile la problema dei tagli, l’arcivescovo ha sottolineato l’urgenza di sostenere l’editoria, mentre sulla questione della Catacombe di San Gennaro ha detto che si sta lavorando affinché si trovi una soluzione che vada bene per tutti. Al termine dell’incontro un ricordo nella preghiera per Antonio Megalizzi, il giornalista ucciso a Strasburgo.

Ultima modifica: Lun 31 Dic 2018