Per l'editoria minore stop ai tagli e rilancio possibile. Il confronto promosso da Ucsi Trentino AA, Veneto e FVG

La decisione di tagliare i fondi all’editoria minore (assunta dal precedente governo), che avrebbero messo in ginocchio gran parte delle testate minori (fra le quali molti giornali diocesani) sarà “congelata”.

Lo ha confermato anche il presidente della Federazione nazionale della Stampa Giuseppe Giulietti intervenendo all’incontro “La salvaguardia dell’editoria minore, fra innovazione e sostenibilità” promosso a Zelarino dall’UCSI del Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con la segreteria della Commissione per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale del Triveneto.

«Stiamo assistendo in questi giorni – ha detto Giulietti - ad una netta inversione di tendenza, frutto anche della lotta collettiva degli ultimi mesi. Nella legge di stabilità ,fra breve in discussione, ci sono due articoli, il 45 e 46 (attenzione articoli e non emendamenti), che congelano tutti i tagli previsti in questo settore fino a nuova norma”.

Per Il presidente della FNSI si tratta di un passaggio fondamentale, non solo sotto il profilo economico, ma anche e soprattutto per la difesa della democrazia, dell’articolo 21 della Costituzione e della tutela delle voci territoriali e delle differenze.

Un concetto ripreso più volte dai relatori che hanno animato l’incontro (al quale hanno preso parte oltre cento giornalisti provenienti da tutto il Nord Est) accanto ad un segno di profonda solidarietà alla senatrice Liliana Segre, oggetto in questi giorni di minacce razziali, “perché la libertà di pensiero non è la libertà dei linguaggi di morte e di odio”. A tale riguardo è stata condivisa la proposta di Giulietti di aderire alla commissione Segre.

L’importanza dell’informazione territoriale e di prossimità è stato il filo conduttore di tutti gli interventi della giornata, aperta dalle relazioni di Mons. Luigi Bressan (Arcivescovo emerito di Trento e presidente della Commissione delle comunicazioni) che ha illustrato le finalità e l’evoluzione storica della Conferenza episcopale del Triveneto.

E’ stato poi Vincenzo Corrado (direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della CEI) ad avviare la riflessione sul valore di una comunicazione basata sulla verità e rispettosa della persona .

Dopo l’intervento del presidente della FNSI Giulietti è toccato al segretario nazionale dell’UCSI Maurizio Di Schino affrontare il tema della solidarietà e dell’accoglienza.
Partendo da esperienze professionali personali, Di Schino ha sottolineato come l’informazione, pur in contesti difficili, deve essere sempre aperta alla comprensione e alla fraternità.

Nel corso del dibattito contributi preziosi sono stati offerti dal segretario della Conferenza episcopale del Triveneto Piergiorgio Franceschini, dal Presidente dell’Ucsi del Veneto Mimmo Vita (è stata “la mia prima uscita ufficiale da presidente UCSI”, ha detto), dalla presidente dell’Ucsi Friuli Venezia Giulia Luisa Pozzar che ha presentato un’interessante e significativa riflessione sul ruolo della donna nel contesto della comunicazione.

Apprezzati anche gli interventi di Monica Andofatto (segretaria del sindaco veneto), secondo la quale “i giornali minori sono un presidio sociale e culturale da difendere” e di Lorenzo Basso che, in rappresentanza della Giunta esecutiva della FNSI, portando il saluto di Raffaele Lorusso si è soffermato sulla triste realtà del precariato in abito giornalistico.

Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con le relazioni del prof Giuseppe Tognon, docente di Scienze della comunicazione all’Università Lumsa di Roma, che ha sviluppato il tema delle nuove forme di comunicazione del territorio, e da Cristiano Draghi, giornalista editorialista e collaboratore di Prima comunicazione, che ha parlato sul ruolo e l’evoluzione della comunicazione di territorio attraverso una significativa esposizione di dati e considerazioni.

Ultima modifica: Dom 10 Nov 2019