La bellezza che 'salva' i giornalisti. Iniziativa dell'Ucsi Marche

La bellezza ci salverà...” . In questo mondo che appare essere tutt’altro che bello, questa certezza di Dostoevskij ci appare come uno stridente controsenso. Se, però, ci si mette pure papa Francesco a esortarci a cambiare registro, a disporci a una nuova narrazione delle cose, a stravolgere i ‘palinsesti delle notizie’, le gerarchie delle news che spesso introduciamo nei nostri giornali di default, come se fossero già scritte, allora la cosa diventa più seria.

E allora, dopo un 24 gennaio, San Francesco di Sales, passato a casa, vale a dire nelle singole diocesi, accanto ai nostri Vescovi, oppure, come succede da dieci anni ad Ancona, nelle redazioni dei giornali (quest’anno al Corriere Adriatico) il 25 gennaio l’Ucsi Marche si è ritrovata a Belforte del Chienti. E’ un’abitudine introdotta da 20 anni, dal l’ormai lontano appuntamento giubilare del 2000. Allora l’Ucsi celebrò la sua giornata regionale a Tolentino, con il presidente Emilio Rossi e don Claudio Giuliodori, che era direttore dell’Ufficio nazionale CS Cei.

Quest’anno l’Ucsi è voluta tornare in quella che è ancora, a distanza di vent’anni, area del sisma: a Belforte del Chienti, un piccolo centro della fascia pre appenninica, ai piedi dei Monti Sibillini, dove quasi nessuno dei partecipanti era mai stato prima.

L’appuntamento, fortemente voluto dalla Comunità Montana dei Monti Azzurri e dal suo presidente Giampiero Feliciotti, è cominciato con un momento che si potrebbe definire di ‘estasi’, davanti allo stupendo polittico di Giovanni Boccati, scuola umbro marchigiana, tornato al suo antico splendore, magistralmente illustrato dall’architetto Luca Maria Cristini.

Ci ha fatto compagnia un vaticanista marchigiano di lunghissimo corso, Luigi Accattoli, che oggi, in pensione da quella che è stata per decenni la sua principale occupazione, scrivere di chiesa e di papa sui maggiori quotidiani italiani, continua a farlo, dice lui per diletto, con un suo blog personale.
Accattoli è sempre un maestro, ascoltarlo è un piacere. Semplice ma profondo, pungente ma pacato. Nella stagione delle polarizzazioni acute, invita all’ascolto, alla comprensione, al rispetto.

“Un papa di rottura, spiega Luigi, non poteva non aspettarsi reazioni di ‘rottura’ esattamente come quelle che si sono generate, anche se si sono tradotte in attacchi spesso fuori controllo”.
Accattoli, tuttavia, invita al rispetto delle posizioni, così come sta facendo anche il Pontefice, che invita alla preghiera, ma mai a mancare di rispetto alle persone e alle realtà dissenzienti.
La vivacità del momento è stata testimoniata dalla ricchezza del dibattito che ne è seguito, suggellato, alla fine, dal Vescovo emerito di Fabriano, Monsignor Giancarlo Vecerrica, ideatore e guida del pellegrinaggio Macerata e Loreto, che ha stilato una sorta di decalogo, che possa guidare un vero giornalismo di servizio.

Proprio ai valori dell’ascolto, del rispetto nelle relazioni personali, nella professione e tra professione e utenti, è ispirato un appuntamento promosso da Ucsi con Ordine e sindacato dei giornalisti per l’8 febbraio ad Ancona, nella sala convegni Caritas in via Podesti. Sarà presente il professor Cesare Fregola, presidente del Coordinamento nazionale counselor professionisti.

Ultima modifica: Dom 26 Gen 2020

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