Dialogo tra giornalista e counselor, l'iniziativa innovativa dell'Ucsi Marche

Un laboratorio nazionale su counseling, informazione, comunicazione. Si è svolto ad Ancona, proposto da una serie di soggetti, tra cui le istituzioni professionali delle due categorie (giornalisti e counselor), come sbocco naturale di un percorso che ha come obiettivo di far conoscere al grande pubblico questa disciplina. Un altro incontro pubblico, il primo, c'era due anni fa.

L'iniziativa, proposta da Ucsi Marche, ha trovato l'adesione delle istituzioni giornalistiche (Ordine e Sindacato) e di alcune espressioni del mondo del counseling: il centro clinico e di formazione "Il Filo d'Arianna", che ha sede a Castelfidardo; la SipgiMarche, scuola a indirizzo gestaltico integrato, il Cncp (Coordinamento nazionale Counselor professionisti).

Obiettivo: creare un ponte fra le due realtà professionali, in un contesto che vede i giornalisti impegnati nel servizio d'informazione, cui è sempre più richiesta una rilevanza da servizio pubblico, in un quadro frequente di difficoltà e precarietà; dall'altro una disciplina abbastanza nuova nel panorama nazionale che ha la mission di accrescere il benessere nelle relazioni personali.

Proprio per creare una base di lavoro e di dibattito, la Sipgi, in accordo con le istituzioni e le rappresentanze giornalistiche, ha proposto un questionario per analizzare il 'sentiment' nei principali luoghi di lavoro. Ai giornalisti è stato chiesto di valutare le cosiddette emergenze nella professione.

Gli interventi: il direttore della Caritas Ancona-Osimo, Simone Breccia; Anna Paola Bramucci (Sipgi Marche); Franco Elisei, presidente dell'Ordine dei Giornalisti Marche; Pier Giorgio Severini, segretario Sigim; Piero Chinellato, presidente Ucsi Marche; Cesare Fregola, presidente Cncp; Sara Patrizia Maggi, giornalista, segretaria Cncp; Eugenio Lampacrescia, presidente Sipgi Marche, Stefania Benatti, counselor professionista.

Hanno partecipato una quarantina di giornalisti e una ventina di counselor che hanno ragionato sul "benessere" personale e professionale possibile. Un traguardo che si può raggiungere, partendo da atteggiamenti come l'ascolto attivo delle persone e la cura "equilibrata" per le relazioni con le persone. "Una persona ascoltata, una delle conclusioni, si sente accolta e sta meglio..."

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Ultima modifica: Dom 9 Feb 2020