Beati i miti: la testimonianza di Giancarlo Carotti

E' morto alla vigilia di Pasqua Giancarlo Carotti, allievo della scuola di Barbiana e presidente, dopo la sconparsa di Michele Gesualdi, della Fondazione Don Milani. Aveva 75 anni. Negli incontri che l'Ucsi Toscana organizza ogni anno quassù, alla "scuola", ha incontrato decine di giornalisti e operatori della comunicazione. Ogni volta ha dato preziosi spunti di riflessione a tutti noi, ora lo ricorda il consulenete ecclesiastico regionale dell'associazione, don Alessandro Andreini. In un breve video (vedilo qui o in fondo alla nostra home page) ci aveva spiegato le funzioni dei luoghi di Barbiana. (ndr)

Alessandro Andreini 

Al nostro gruppo Ucsi Toscana ha sempre rivolto un’attenzione particolare. Fino ad aver voluto partecipare a tutti costi anche all’ultimo incontro del giugno scorso, facendo festa con noi al nostro “ospite speciale” Mario Capanna. Ci mancherà moltissimo il suo racconto mite e coinvolgente, tipico di chi ben conosce la complessità delle cose e sa che non è affatto scontato arrivare a comprenderle. Ben consapevole del dono straordinario e irripetibile dell’essere stato – lui il più piccolo, come non si stancava di ricordare – uno dei ragazzi del Priore di Barbiana e di averlo seguito con totale fiducia nell’avventura dell’educazione e della consapevolezza. Ci mancheranno il suo sguardo sereno e il suo giudizio equilibrato, la sua capacità di mediazione e la sua delicatezza umana e spirituale.

Gli avevamo fatto festa nel suo nuovo ruolo di presidente della Fondazione Don Lorenzo Milani: scelta davvero opportuna per dare seguito al grande lavoro portato avanti da Michele Gesualdi e per tenere viva quella fiamma della memoria che continua a farci incontrare dal vivo la figura e la testimonianza di don Lorenzo. Per questo, siamo vicini anche a tutti gli amici della Fondazione, alla sua famiglia e a tutti coloro che, come noi, salgono a Barbiana per continuare a imparare la sua lezione. Verremo a pregare anche sulla tua tomba, caro Giancarlo, lì accanto a quelle del Priore, di nonna Giulia, mamma Eda, Michele, dove misteriosamente si ricostituisce oppure semplicemente continua a vivere quell’antica e commovente famiglia alla quale anche noi, da buoni ultimi, sentiamo di non essere estranei.

Foto: Fondazione don Lorenzo Milani

Ultima modifica: Lun 13 Apr 2020