Umbria - La messa e l'incontro con mons. Maffeis a Perugia

Più di 50 giornalisti e comunicatori hanno raccolto l'invito all'incontro con l'arcivescovo Ivan Maffeis promosso dall'Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali di Perugia- Città della Pieve insieme alla sezione umbra dell'Unione cattolica stampa italiana (Ucsi), l'associazione dei giornalisti cattolici in occasione della festa del patrono san Francesco di Sales, il 24 gennaio.

L'incontro è iniziato nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, con l'eucarestia celebrata dall'arcivescovo, ed è proseguito nella sala del Dottorato delle Logge della cattedrale, per un momento di dialogo e di conoscenza, introdotto e moderato dal direttore dell'Ufficio pastorale per le comunicazioni sociali, Maria Rita Valli.

All'iniziativa hanno aderito e partecipato l'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria, l'Associazione Stampa Umbra–Asu-Fnsi, la Scuola di Giornalismo radiotelevisivo della Rai, diversi direttori dei principali media regionali e responsabili di uffici stampa di enti pubblici e privati. Le rappresentanti dell'Ordine, la vicepresidente Donatella Binaglia, e dell'Asu, la vicepresidente Luana Pioppi, hanno presentato al Vescovo la situazione che vive il giornalismo umbro e l'impegno dei due organismi a sostegno dei giornalisti. La presidente Ucsi, Manuela Acito, ha presentato l'impegno culturale e formativo dell'associazione regionale in collaborazione e collegamento con l'Ucsi nazionale. Era presente anche il consigliere nazionale dell'Ordine, Paolo Giovagnoni.

Mons. Maffeis ha poi preso la parola brevemente per esprimere attenzione e vicinanza ai lavoratori del settore dell'informazione, ribadendo l'importanza del loro lavoro per tutta la società ed esortandoli a perseverare nell'impegno per tutelare con il proprio lavoro il "buon giornalismo". Il colloquio è poi proseguito nei saluti personali ai quali il vescovo Ivan non si è sottratto.

Nell'omelia pronunciata nella messa, mons. Maffeis ha commentato le letture lasciandosi ispirare dalla vita e dalle parole di san Francesco di Sales e dalle parole del Messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che è stato reso noto proprio nella mattinata. "Cari amici, sembra dirci san Francesco di Sales, se volete realizzare una buona comunicazione imparate a 'parlare con il cuore'. "No, non si tratta – ha detto Maffeis – di tacere la verità, quando risultasse scomoda a qualcuno, ma piuttosto di stare attenti a non raccontarla mai senza carità. Parlare con cuore richiede, innanzitutto, di purificarlo, per andare oltre l'apparenza e il rumore: penso, a questo riguardo, oltre che al cammino interiore di ciascuno, anche al contributo dei percorsi di formazione. In un contesto culturale segnato da 'polarizzazioni e contrapposizioni', parlare con cuore richiede di saper 'custodire la lingua dal male', evitando una comunicazione aggressiva per non fomentare 'un livore che esaspera, genera rabbia e porta allo scontro', invece di 'aiutare le persone a riflettere pacatamente, a decifrare, con spirito critico e sempre rispettoso, la realtà in cui vivono'.

Parlare con il cuore, infine, rimanda a 'una comunicazione le cui basi siano l'umiltà nell'ascoltare e la parresia nel parlare'. Anche la Chiesa ha'urgente bisogno' di questo tipo di comunicazione; ha bisogno – abbiamo bisogno – di 'mettere al centro la relazione con Dio e con il prossimo' ed 'accendere il fuoco della fede piuttosto che preservare le ceneri di un'identità autoreferenziale'.

Il vescovo Maffeis ha concluso l'omelia affidando al Signore "ciascuno di voi, il vostro lavoro, le vostre preoccupazioni e i vostri affetti", leggendo la preghiera posta a conclusione del messaggio.

Ultima modifica: Lun 30 Gen 2023