Comunicare il sacro: la festa di sant'Agata a Catania

Dopo lo stop per la pandemia, è ripresa a Catania, con il suo impianto tradizionale la celebrazione della festa di Sant’Agata.
Ai gionralisti presenti all’incontro formativo promosso dall’Ucsi, presso la chiesa di S Agata La Vetere, sono arrivati alcuni suggerimenti per comunicare “col cuore” il senso vero della sacralità della festa.

Come ha detto l’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, nel presentare le linee guida del seminario “Il numinoso in Sant’Agata”, citando i teologi Rudolf Otto e Dietrich Bonhoeffer ed il filosofo Emmanuel Levinas, occorre centrare l’attenzione sui volti dei devoti che pregano la Vergine martire e quindi saper cogliere e comunicare il mistero di sacralità e di riverenza. Perché si possa “parlare col cuore” secondo le indicazioni del messaggio della 57° Giornata mondiale delle comunicazioni, occorre vivere la festa dall’interno e come ha testimoniato il direttore de “La Sicilia”, Antonello Piraneo, partecipare alla messa dell’Aaurora e condividere il dialogo di fede del primo incontro dei fedeli con la Santa Patrona.

Emozioni, commozioni, preghiere, invocazioni, ringraziamenti costituiscono le “parole del cuore” che, raccolte dai giornalisti, diventano messaggio e cultura per il lettore, cronaca e testimonianza di valori. Elemento essenziale del sacro è il “numinoso”, termine coniato dal teologo tedesco Rudolf Otto nell’opera “Il Sacro” (1917) e che indica l’esperienza peculiare di una presenza invisibile, maestosa, potente che ispira terrore e fascino.

Don Paolo Buttiglieri, consulente dell’Ucsi e docente di comunicazione sociale all’Università Pontificia Salesiana, ha tracciato il percorso storico e filosofico della fenomenologia della religione e ha parlato di come il “misterium ineffabilis” e l’augustum della santità stimolano e accompagnano la ricerca del sacro che a volte raggiunge anche l’estasi e il misticismo. La festa grande di Sant’Agata è segno visibile del “numinoso” e nell’intreccio dei riti e dei momenti salienti della festa si coglie la forza della “numinosità”, sentimento di oscura potenza del soprannaturale, ha da sempre accompagnato la storia dell’uomo.

La prof. Rosalba Panvini, archeologa e già Sovrintendente dei Beni Culturali, ha presentato una carrellata di immagini di reperti archeologici siciliani che descrivono il senso del sacro nelle civiltà micenee, greche, latine, fino ai nostri giorni. Nella festa di S Agata infatti si intrecciano elementi di devozione popolare, di tradizioni e di folklore che vanno letti e descritti con attenzione e ricerca della “spiritualità”.

La presidente del Comitato dei festeggiamenti, Mariella Gennarino, ha parlato delle diverse manifestazioni nel segno della legalità e dell’impegno civico.

Nell’introdurre la nona edizione del seminario, “Comunicare il sacro”, progetto avviato nel 2015, il presidente Giuseppe Adernò, ha letto il messaggio inviato dalla giornalista Rossella Jannello e ha ricordato il giornalista Salvo Fichera, recentemente venuto a mancare all’affetto dei familiari e dei tanti amici.

Il saluto del segretario nazionale UCSI, Salvatore Di Salvo, e tesoriere dell’Ordine dei giornalisti, ha indirizzato l’attenzione verso il tema del messaggio della 57° Giornata delle comunicazioni sociali: “Parlare col cuore”, sollecitando un responsabile impegno etico nell’esercizio della professione che dà “acqua pulita alla gente che desidera costruire un mondo migliore” e racconta la verità “con lo stile sapiente della carità, per allargare la casa della speranza”.

I prossimi appuntamenti formativi per i giornalisti convergono nel “Festival della Comunicazione“che si svolgerà nel mese di maggio e nel quale l’Arcidiocesi di Catania sarà protagonista a livello nazionale, con la collaborazione dei Padri Paolini ed un coinvolgimento attivo degli enti e delle associazioni che operano nel settore.

Ultima modifica: Mer 8 Feb 2023

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