Forum Bambini e Mass Media /2 - L'intervista al portavoce Enzo Quarto

Occorre educare i bambini, e con loro gli adulti, al coraggio della verità
disinteressata. Esattamente il contrario di ciò che spesso ha fatto (e
continua a fare) il sistema massmediale. È necessaria una " rivoluzione culturale" che sappia porre al centro di ogni forma di comunicazione la persona, assolutamente prima delle regole del mercato. Ancor prima di essere e di considerarci consumatori, impegnati nella difesa dei propri interessi, è fondamentale che tutti, uno per uno, e l'intero sistema massmediale ci convinciamo che alla base c'è una moltitudine di persone, ognuna diversa, per formazione, educazione, identità, cultura, sensibilità, condizionamenti e paure. E che ogni persona merita di essere rispettata e non considerata "target" di un messaggio che privilegi lo scopo del "vendere". Ha sintetizzato così il portavoce del Forum Bambini e Mass Media, Enzo Quarto, le conclusioni della seconda assemblea nazionale che si è svolta a Bari il 4 novembre, e che in questa edizione ha fatto confrontare giornalisti, esperti, insegnanti e ragazzi sul tema della pubblicità.


 

Perché si è scelto il tema della pubblicità?
Attraverso la pubblicità passano stili di vita e un'omologazione della
nostra società che non sono degni di essere rappresentati. Purtroppo la
comunicazione a trecentosessanta gradi si è impadronita di questo linguaggio pubblicitario.
Abbiamo il dovere di cambiarlo, ripartendo dai bambini. Bisogna far capire
loro quanta manipolazione negativa esiste nei messaggi pubblicitari
interpellandoli nella sfida. Che è la sfida generazionale dei prossimi anni, la quale ci richiede di cambiare con una grande rivoluzione culturale questo
linguaggio.
I bambini in particolare, fino all'età dei tre anni, vanno totalmente
salvaguardati e difesi dall'invadenza televisiva e dalla pubblicità nei
programmi a loro dedicati, perché possono interferire negativamente con lo
sviuppo del linguaggio e dell'intelligenza senso-motoria propria delle
prime fasi dello sviluppo.

Possiamo dire che il Forum Bambini e Mass Media ha l'ambizione
di consegnare ai ragazzi gli strumenti che facilitino il discernimento?
Ragazzi e ragazze sono perfettamente capaci di distinguere il bene dal male,
ciò che serve dall'inutile, ciò che è positivo da ciò che è negativo, se
educati ad interrogarsi, a non fidarsi solo degli stimoli visivi e uditivi,
ad esercitare la critica della realtà. Per questo il Forum Bambini e Mass
Media conferma la scelta di chiamare al confronto e all'impegno su questi
temi per cambiare cultura e linguaggio, così come espresso nel sogno della Lettera di Bari rivolta a ragazzi ed adulti, agli operatori della comunicazione, agli educatori, alle imprese, alle istituzioni governative, territoriali, economiche,
scolastiche, culturali e sociali.

Al mondo accademico e universitario la seconda assemblea del Forum ha
richiesto un impegno in particolare. Quale?
È necessario studiare ed approfondire i temi che legano le neuroscienze alla
pubblicità, ancora oggetto di pochi ed autonomi studi scientifici slegati dal
"mercato".

Il percorso del Forum di Bari non è terminato. Come continuerà?
Le sedici scuole che hanno aderito saranno ora sollecitate dall'assessorato alle politiche giovanili del Comune di Bari, per sviluppare laboratori sul tema
provocatorio "Salviamo i bambini dalla pubblicità". I ragazzi saranno chiamati
ad esprimersi con libertà e creatività per essere loro stessi motore di un
cambiamento etico della
nostra società.

Ultima modifica: Mer 9 Nov 2016

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