L'informazione nell'emergenza - il 22 gennaio incontro promosso da Ucsi Marche ad Arquata del Tronto
E’ dal gennaio del 2000, anno del Giubileo, che l’Ucsi Marche ha avviato la scelta di celebrazioni regionali itineranti di San Francesco di Sales. I giornalisti marchigiani, allora, furono ospitati dalla Basilica San Nicola di Tolentino, oggi chiusa per il terremoto. Quest’anno la scelta è stata quella di tornare in una diocesi dove un incontro c’era già stato, ma in cui "era necessario tornare", per quella pagina di storia che si è aperta il 24 agosto scorso: nella diocesi di Ascoli Piceno, in un centro che, come Tolentino, ha vissuto questa amara esperienza del terremoto. Arquata del Tronto ha conosciuto una stagione di lutto e un intero centro, Pescara del Tronto, è stato cancellato dal sisma, con cinquanta vittime...
Così nasce, in occasione della Festa di San Francesco di Sales, l’appuntamento di domenica 22 gennaio ad Arquata del Tronto, al quale la collaborazione dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Assostampa attribuisce particolare solennità, e che sarà condiviso con le popolazione colpite e con i colleghi costretti a lavorare in condizioni proibitive.
L’argomento che viene proposto in questi mesi è stato al centro di tanti ragionamenti e preoccupazioni: "Terremoto, quale comunicazione? Il ruolo dell’informazione nell’emergenza e nelle calamità naturali” (e l'iniziativa è riconosciuta anche per l'attribuzione dei crediti formativi).
Interverranno per i saluti il presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche, Dario Gattafoni e il Vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Giovanni D'Ercole. Seguiranno i contributi di Maurizio Di Schino, segretario Nazionale UCSI e inviato TV2000 nelle zone del terremoto; Titti Postiglione, Direttrice Ufficio Emergenze Protezione Civile; Myriam Santilli, Psicologia e psicoterapeuta. L’incontro si svolgerà nella nuova scuola di Arquata del Tronto, con inizio alle ore 10.00. Alla conclusione è prevista la celebrazione dell’eucarestia, dopo di che chi vorrà potrà trattenersi a pranzo.
E’ un’occasione unica per ritrovarsi, a cinque mesi dal sisma, fuori dagli schemi rigidamente professionali. Per capire meglio, chi non vi fosse mai stato, ma soprattutto per costruire insieme un nuovo progetto di informazione, anche questa fuori dall’emergenza, che aiuti a ricostruire, come ha affermato papa Francesco nella recente udienza in Vaticano, non solo gli edifici, ma soprattutto i cuori.