Ucsi Campania: la sfida di tenere insieme etica e comunicazione

Messa per i giornalisti in occasione di San Francesco di Sales organizzata dall’Ucsi Campania. La celebrazione, presieduta dall’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, si è tenuta presso la struttura di accoglienza per donne in difficoltà della Diocesi di Napoli, Casa di Tonia...

Hanno concelebrato l’assistente ecclesiastico dell’Ucsi, don Tonino Palmese e il vice-direttore di Nuova Stagione, il settimanale della Diocesi di Napoli, don Vincenzo Doriano De Luca. Hanno preso parte alla celebrazione, tra gli altri, il presidente dell’Ucsi Campania, Giuseppe Blasi, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, la vice-presidente nazionale Donatella Trotta, il direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi e portavoce del Cardinale, Enzo Piscopo.

Ha introdotto la celebrazione don Tonino Palmese, sacerdote salesiano che ha ricordato: «Don Bosco raccomandava di utilizzare con i giovani l’amorevolezza, un atteggiamento che fosse capace veramente di farli sentire amati. San Francesco di Sales, che si rifà a quegli insegnamenti, ci dice che l'amore va mostrato. La Casa di Tonia, luogo che ci accoglie, porta il nome di una donna che ha scelto di non abortire, pur essendo ammalata di tumore, per far nascere sua figlia. Ci dà un esempio di vita e di provvidenza, noi abbiamo scelto di vivere qui l’Eucaristia per dire che la provvidenza mette in evidenza Cristo stesso».

Nel corso della celebrazione, il cardinale ha ricordato la figura di San Francesco di Sales, predicatore che ha combattuto la Riforma di Calvino, usando come strumento la determinazione ma anche la dolcezza. «Certo ci troviamo in un tempo diverso rispetto al Seicento nel quale operava San Francesco – se uno oggi usa i mezzi di comunicazione sociale solo per contrapporre, polemizzare o dividere o solo per farsi conoscere allora commette un atto di egoismo, mentre il metodo giusto è portare la verità con carità. Ed è l'identità del giornalista cattolico. Oggi non ci sono i problemi di allora, ma se usiamo questi strumenti come portatori di verità cercando di far maturare una coscienza critica, noi abbiamo compiuto la nostra missione. Consapevoli della responsabilità e senza farci strumentalizzare».

«Il luogo che ci ospita - ha concluso il presidente Giuseppe Blasi - è un esempio di come si possa vivere la speranza, se noi giornalisti cattolici riusciamo a tenere insieme etica e comunicazione, vuol dire che in qualche modo siamo riusciti a tenere insieme questa speranza».

Ultima modifica: Sab 28 Gen 2017