Giovani in fuga. Le prospettive per il Meridione.

Più di mezzo milione di giovani in fuga dal sud dal 2002 al 2014; e di questi quasi 200 mila con una laurea in tasca, senza contare i tanti che hanno ritenuto di doversi trasferire al centro- nord già al momento di iscriversi all’università.

E’ il dato più preoccupante che ha portato all’assemblea dell’Azione Cattolica della Basilicata il vice-presidente della SVIMEZ, Giuseppe Provenzano chiamato ad illustrare il tema. La questione giovanile è stata scelta perché identificata come quella centrale del Sud stremato dopo sette anni di crisi perché il sud senza giovani vuol dire anche crollo della natalità, caduta demografica.” Giovani in fuga, Mezzogiorno impoverito” il titolo dell’assemblea.

I giovani dell’Azione Cattolica si sono interrogati però anche su come costruire la speranza: dalla SVIMEZ le indicazioni politiche per il futuro che per lo più girano intorno alla ritrovata centralità del Mediterraneo per la nuova geo-poltica della globalizzazione che vede avanzare Cina ed India ( le “ tigri orientali”) verso mercati europei, e il Sud – se l’Italia non perde anche quest’occasione – si trova al centro dei commerci. Accanto alla questione politica c'è la costruzione della speranza su cui si è soffermato Giuseppe Savagnone, della scuola politica “ Padre Arrupe” di Palermo. Se il 98% degli abitanti del sud è cristiano, la Chiesa ha il dovere di interrogarsi (“seriamente” , ha precisato) sulla proiezione sociale della fede.

Ultima modifica: Dom 2 Apr 2017