Il giornalista è ancora un faro per l'opinione pubblica? incontro Ucsi a Catania

“I giornalisti e i comunicatori hanno l’obbligo di ritornare ad una comunicazione bioetica, con al centro la vita dell'uomo nel rispetto dell'etica e del codice deontologico. Oggi, in questo contesto diventa fondamentale l'apporto del giornalista in qualità di educatore, formatore e di "faro" della conoscenza per indicare la realtà cosi come è, senza giudizi e preconcetti".

Lo ha detto don Paolo Buttiglieri, consulente ecclesiastico dell’Ucsi Sicilia, giornalista e sacerdote salesiano, nel corso dell’incontro formativo che si è svolto nell’auditorium della Società San Paolo di Catania con il tema "Il Comunicatore: faro nel buio di questo mondo". Il corso, organizzato dall’Ucsi Sicilia e dalla sezione dell’Ucsi di Catania, è stato promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e dai Paolini di Catania.

A introdurre il seminario, inserito nell'attività della formazione professionale continua dei giornalisti e in preparazione alla 51^ Giornata mondiale delle comunicazioni sociali dal tema «Non temere, perché io sono con te» (Is 43,5). Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo” è stato Marco Oddo, libero professionista, che ha presentato il tema. Moderatore del seminario don Agatino Gugliara, sacerdote paolino, Superiore Società San Paolo, Comunità di Catania, che riprendendo il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale ha sottolineato "la necessità di guardare alla realtà con la luce dell'annuncio della "buona notizia" del Vangelo". Per una comunicazione che diviene missione e strumento di evangelizzazione trasversale in grado di raggiungere tutti.

Come ha dibattuto, don Valdir Josè de Castro, Superiore Generale della Società San Paolo, per la prima volta in Sicilia, che riproponendo la genesi dell'intuizione profetica di don Alberione, fondatore della Famiglia Paolina, ha evidenziato le difficoltà e le sfide legate al nostro tempo in cui la comunicazione "corre il rischio di scontrarsi con una massa impersonale digitale dimenticando di promuovere interazione, dialogo e condivisione". Il giornalista e scrittore Marco Pappalardo ha parlato, invece, della “comunicazione: interconnessione tra generazioni". “Dobbiamo riscoprire le quattro virtù cardinali, prudenza, fortezza, temperanza e giustizia – ha detto - in chiave social e digitale. Ovvero ritornare ad "avere equilibrio, rispetto di se stessi e degli altri, mantenere l'auto controllo, la giusta distanza e il libero accesso in rete".

Ultima modifica: Gio 11 Mag 2017