Trasformare i social network in una straordinaria opportunità. Le iniziative dell'Ucsi Trentino

Trasformare i social media da problema a formidabile possibilità di dialogo e di crescita culturale e civile. Questo in sintesi il messaggio lanciato a conclusione del corso di formazione per giornalisti “Comunicare fiducia e speranza dal tempo dei social media”, svoltosi nell’ambito delle manifestazioni promosse dall’UCSI del Trentino/Sud Tirol e dall’Ufficio stampa della Diocesi di Trento, in occasione della giornata mondiale delle comunicazioni.

Un concetto riperso, il giorno successivo, dall’Arcivescovo di Trento Mons. Lauro Tisi in apertura della proiezione del film di Ermanno Olmi : “vedete , sono uno di voi” in memoria del Cardinale Carlo Maria Martini.

Alla presenza di un folto pubblico, il presule ha ribadito l’importanza dell’uso di tutti i mezzi di comunicazione per un dialogo a tutto campo (come era nello stile del cardinal Martini)  per creare luoghi di riflessione  aperti a tutti  con una straordinaria opportunità di costruire ponti.

I social media visti quindi come  risorsa, attraverso un uso responsabile e a servizio della “buona notizia” che siano portatori di fiducia (perché seri, responsabili e attendibili) e speranza perché sappiano offrire sempre, al di là di una realtà che può essere triste, la possibilità di migliorare le cose e di guardare al futuro con fiducia. In una frase: comunicare fiducia e speranza.

La divulgazione della “buona notizia” è stato il filo conduttore di tutti gli interventi al corso di formazione, aperti dal presidente dell’UCSI regionale Giustino Basso, e da Piergiorgio Franceschini (vicepresidente UCSI e giornalista dell’ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Trento) al quale è toccato il compito di inquadrare l’incontro nel più generale contesto del messaggio papale per la giornata mondiale delle comunicazioni sociali.

La panoramica sull’uso del web e dei social media in Trentino è stato invece il tema  svolto dal Laura Mezzanotte, alla luce di una recente indagine condotta dal Co.Re.Com.  regionale.

Le implicazioni di carattere giuridico, nell’uso dei nuovi sistemi di comunicazione, è stato poi il tema sviluppato dal professore Giovanni Pascuzzi (ordinario di diritto privato comparato nella facoltà di giurisprudenza dell’Università di Trento) che si è soffermato in particolare sulle responsabilità penali e civili.

Ha concluso Luigi Andrea Rancilio (capo della redazione spettacoli del quotidiano Avvenire, che dal 2013 coordina la presenza sui social network del quotidiano): attraverso una serie di slide ha polarizzato l’attenzione dei presenti per un uso corretto e rispettoso dei social media sottolineando, nel contempo, il ruolo fondamentale dei giornalisti.

Perché «Di fronte al sovraccarico informativo c'è sempre più bisogno di un filtro, di qualcuno di credibile che controlli e verifichi l'attendibilità della notizia, che racconti i fatti e li contestualizzi»

Nella foto. una panoramica del corso di formazione svoltosi al centro  “Vigilianum” 

Ultima modifica: Sab 3 Giu 2017