La proposta dell'arcivescovo di Milano: un'alleanza virtuosa tra media e società

C’erano molti giornalisti, a Milano, al primo incontro con l’Arcivescovo MarioDelpini, in occasione della festa di san Francesco di Sales.

Il tema era “Il diritto a essere correttamente informati: i media tra disintermediazione e la sfida per una comunicazione al servizio della verità”, e su questo si sono confrontati, coordinati dal caporedattore di “Repubblica” Daniele Bellasio, la giornalista del Tg1 Tiziana Ferrario e Marco Alfieri, caporedattore responsabile web de “Il Sole 24 Ore”.

Alessandro Galimberti, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, ha introdotto il dibattito e ha subito posto l’attenzione sul ruolo di internet e dei social: “Dobbiamo prestare più attenzione a ciò che diciamo e scriviamo. Ad esempio, sappiamo che Google e Facebook controllano il 75% della pubblicità in rete? Dovremmo ragionare su questo dato che, invece, è passato sotto traccia, anche se mette a rischio non solo la libertà di informazione, ma anche la libertà nel suo complesso”. E ancora: “la soluzione per combattere la crisi è semplice: cominciare a rivendicare il pagamento delle notizie pubblicate su internet perché l’informazione che viaggia gratis sulla rete è un abuso di copyright”.

Come riporta il sito www.chiesadimilano.it Tiziana Ferrario è partita dalla sua esperienza americana e dice: “C’è una sfida che è tutta tecnologica – bisogna passare a una diversa regolamentazione del web – e c’è la sfida personale. Dal 2000 a oggi si è dimezzato il numero dei giornalisti americani, ma, per esempio, il New York Times ha aumentato le sue copie, perché ha puntato sulla qualità. La fiducia con i lettori è l’asset più importante che abbiamo come giornalisti. Possiamo migliorare il mondo raccontandolo bene, costruendo ponti e non muri. Il giornalismo è un mestiere che si impara, che passa attraverso un’alleanza di valori, non è una missione, ma basterebbe pensare a cosa vorrebbe dire avere il coraggio di smascherare tante bugie”.

Sulla stessa linea le parole di Alfieri. “Ogni volta che cerchiamo un’informazione su un motore di ricerca, dobbiamo sapere che non si tratta di un atto neutro, perché vendiamo i nostri dati ad aziende che fanno business. Avremmo bisogno di un rapporto più salubre con queste piattaforme, le quali, tuttavia adesso, specie nel mondo americano, sono anch’esse avviate su una strada di correzione”.

Infine c’è stata la riflessione dell’Arcivescovo, che ha lanciato anche una proposta significativa, quella di un’alleanza tra società, Chiesa e mondo dei media “con un obiettivo educativo per non perdere intere generazioni”, e che ritiene positivo comunque il dibattito emerso finora: “on ci si può rassegnare, bisogna prendere in mano la situazione. Invito a un segno di alleanza, proponendo la “decima del giornalista” cioè uno scritto, rivolto soprattutto ai giovani, per dire che c’è una buona ragione per diventare grandi. Un articolo che si sottragga a un atteggiamento distruttivo e che incoraggi, svegli e apra alla fiducia”.

fonte e foto: www.chiesadimilano.it 

Ultima modifica: Dom 28 Gen 2018

UCSI - PI 01949761009 - CF 08056910584 - Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 224 del 29/09/2014 - Tutti i diritti riservati