In Umbria due incontri dei giornalisti con Marco Tarquinio

I media cattolici dell’Umbria si sono dati appuntamento a Perugia per un momento di confronto sul nuovo progetto editoriale su cui stanno lavorando da tempo. Ne sono coinvolti il settimanale “La Voce”, “Umbria radio “e il quotidiano on line www.umbriaoggi.news . L’occasione era quella della Giornata mondale delle comunicazioni sociali che si celebra il 13 maggio.

All’incontro al centro Mater Gratiae di Perugia il 4 maggio è stato invitato Marco Tarquinio, direttore di “Avvenire”, che ha parlato dell’importanza della comunicazione nella pastorale della Chiesa. “Sappiamo di avere molto da dire sugli uomini e le donne di oggi. La Chiesa, il Papa e i vescovi, oggi - ha detto - sono gli unici a dire cose scomode su quanto accade nel mondo, sulle povertà e sulle emarginazioni, anche se quando parlano delle grandi questioni non hanno lo stesso risalto delle altre notizie”.

In sala erano presenti anche alcuni responsabili di fogli, giornali e siti internet parrocchiali che hanno raccontato la loro esperienza, spesso faticosa, ma entusiasmante perché specchio della realtà delle comunità locali.

Nella mattinata Tarquinio è intervenuto ad un incontro di formazione per giornalisti promosso dall’Ordine dell’Umbria, su proposta e in collaborazione con l’Ucsi Umbria, l’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Perugia e il Servizio regionale per il Sovvenire. Il tema era “Chiesa e Stato in Italia tra ‘dare’ e ‘avere’ (dall’Ici all’8xmille)”: il 5 maggio ricorreva la Giornata di sensibilizzazione per l’8xmille alla Chiesa cattolica. C’è tanta disinformazione tra i giornalisti quando si parla di 8xmille e Ici in relazione alla Chiesa italiana. Un argomento che in varie occasioni ha generato campagne mediatiche inesatte e non di rado diffamatorie.

Giuseppe Carpita, docente di diritto canonico all’Istituto teologico di Assisi, è partito proprio dalla constatazione di quanta confusione c’è tra i giornalisti soprattutto quando si parla di Chiesa italiana e Vaticano, spesso considerate la stessa cosa, quando invece rappresentano due realtà ben distinte. Si è così soffermato a spiegare la struttura della Chiesa cattolica specificando poi che “i beni di cui la Chiesa dispone sono necessari per la realizzazione dei fini pastorali che le sono propri, cioè per la realizzazione della propria missione”.

Paolo Cortellessa responsabile Attività di studi e ricerche Sovvenire Cei ha spiegato cos’è l’8xmille, come è nato e come funziona. “È la carità la parola chiave del sostegno economico alla Chiesa – ha precisato – e grazie alla carità la Chiesa è presente nel nostro territorio con opere di misericordia, ma per fare ciò ha bisogno di grandi risorse, prima di tutto umane, ma anche economiche”.

Mons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve ha presentato, fresco di stampa, un piccolo opuscolo nel quale sono riportati i dati di come nelle diocesi dell’Umbria sono stati spesi i soldi dell’8xmille, partendo dal presupposto di “quanto poco si investa nella comunicazione del bene” e quanto sia importante “educare le persone a percepire l’importanza dei soldi che devolvono alla Chiesa”.

Marco Tarquinio ha infine presentato quattro “case history”, articoli pubblicati da “Repubblica” nei quali la Chiesa veniva descritta come “grande evasore fiscale” e “una casta, più della politica” (articoli puntualmente smentiti su “Avvenire”), a dimostrazione di quanta disinformazione (voluta) circola sui media. “Pregiudizi e luoghi comuni che si sono andati consolidando – ha proseguito - anche attraverso iniziative editoriali di grande rilievo. Oggi qualcosa è cambiato e alcuni giornali hanno deciso di modificare il linguaggio”.

Ultima modifica: Ven 11 Mag 2018