'Genova è prostrata e smarrita ma non si è piegata'. La preghiera del card. Bagnasco con i familiari delle vittime di Genova

Dopo i Vespri del 15 agosto, il Cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, si è recato all’Ospedale San Martino di Genova per fare visita ad uno dei superstiti del crollo del Ponte Morandi e per rendere omaggio alle vittime e incontrare i loro familiari, radunati nelle camere mortuarie.

E' stato accolto da Padre Mauro Brezzo, Cappellano del San Martino, dal Direttore Generale Giovanni Ucci e da alcuni medici dell’ospedale: Come riferisce “Il Cittadino” è stato poi accompagnato nel Reparto di Terapia Intensiva Post Operatorio dove ha incontrato uno dei feriti.

Infine, nella chiesa dell’Ospedale, ha pregato davanti alle salme delle vittime. Fin dall’arrivo delle prime bare, lì le suore si alternano nella recita del Santo Rosario accanto ai familiari. Con loro c’è anche Mons. Martino Canessa, Vescovo Emerito di Tortona, che ha voluto così portare la sua vicinanza.

L’Arcivescovo ha impartito la benedizione ai feretri e si è trattenuto con alcuni dei familiari presenti, rivolgendo parole di incoraggiamento e di conforto a chi nel tragico crollo ha perso un figlio, un genitore, un amico, un parente.

Genova è prostrata e smarrita – ha detto - ma non è piegata. Oggi come cristiani dobbiamo pregare e rimanere vicini ai familiari e ai defunti”.

Fonte e foto: Il Cittadino

Ultima modifica: Mer 15 Ago 2018

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