Morte di Pino Rea, cordoglio dell'Ucsi Toscana
L’Ucsi Toscana, in una nota, si unisce al cordoglio per la morte del collega Pino Rea, scomparso all’età di 76 anni.
Giornalista di razza è stato per molti anni una delle colonne dell’Ansa. Scrive l’Ucsi: “Vogliamo ricordare il suo impegno come sindacalista a favore dei diritti dei giornalisti e la grande determinazione con la quale ha promosso e portato avanti Lsdi (Libertà di stampa e diritto all’informazione), spazio di lavoro e laboratorio di idee che tanto ha fatto e tanto sta facendo per la nostra professione. Grazie Pino!”.
Rea è morto lunedì in ospedale a Firenze, dove era ricoverato. Prima di entrare all’Ansa era stato corrispondente dalla Toscana per Repubblica e cronista di Paese Sera. E’ stato anche presidente dell'Associazione Stampa Toscana e del Gruppo Cronisti Toscani, consigliere nazionale della Fnsi e dell'Ordine. Poi appunto è stato fra i promotori di Lsdi e di Isf, Informazione senza frontiere.
“Con Pino Rea il sindacato dei giornalisti perde il protagonista di tante battaglie per l'autonomia professionale e la difesa dei diritti, soprattutto dei più deboli. Oltre che per l'impegno sindacale, Pino Rea si è distinto per l'attività di ricerca, di studio e di analisi dei cambiamenti nel mondo dell'informazione e nel mondo del lavoro”, commenta il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso.
Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, lo ricorda così: “era un consigliere nazionale appassionato, ci mancheranno l'equilibrio e la serietà del suo impegno nell'individuare le criticità della categoria.