Accesso alla professione, il confronto va avanti
Alla cerimonia di consegna del premio “Giornalista dell’anno Michele Campione” a Bari, questa domenica 12 marzo, il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto ha confermato che “nell’opera di sinergia fra il Ministero e l’Ordine dei giornalisti è in corso la definizione di nuovi ed evoluti criteri sull’art.34 della legge ordinistica sull’accesso e la formazione dei giornalisti”.
Ci sono altri passaggi, dice ancora Sisto, “che possono costantemente garantire un monitoraggio, che non è una forma di controllo, ma una forma di interattività per verificare che non ci siano sbavature nel rapporto tra libertà di stampa e istituzioni”.
Poco prima il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli aveva parlato dei tanti limiti e ritardi della nostra legislazione. Riguardano “la diffamazione, le liti temerarie, la presunzione d’innocenza, le intercettazioni”.
Bartoli cita l’intervento di Vincenzo Corrado (leggi qui) sull’importanza della libertà di stampa e l’allarme dell’Agcom sulle querele temerarie. Queste ultime sono “in grado di condizionare o compromettere la libertà di espressione, non solo per gli effetti che producono, ma anche per una più generale intimidazione indirizzata all’intero settore dell’informazione”.