L'anniversario dell'omicidio di Alpi e Hrovatin
Il 29° anniversario dell’omicidio di Ilaria Alpi e Miram Hrovatin, in Somalia, richiama l’attenzione sui temi della “stampa libera e democratica”, del “giornalismo d’inchiesta”, della giustizia che ancora non ha fatto luce su quel che avvenne nel 1994.
A Parma la memoria ha assunto anche la forma di una panchina, che è stata inaugurata nel Chiostro del banano della Biblioteca Internazionale. Porta la firma di alcuni studenti, che hanno icnontrato i numerosi giornalisti presenti e le rappresentanze di sindacato e Ordine.
"Aggiungiamo a Parma, in un luogo pubblico di documentazione e di apertura al mondo, nello spazio di interculturalità e di dialogo tra culture a lei dedicato, una panchina commemorativa realizzata dalla creatività di giovani artisti del liceo Toschi" ha commentato l'Assessora Caterina Bonetti "si tratta di un gesto simbolico a cui voglio dare un significato legato anche alle Pari Opportunità. Ilaria Alpi rappresenta, infatti, un esempio di coraggio, di professionalità e di strenua ricerca dell'essenza delle cose. Oggi la città di Parma la ricorda con i colleghi giornalisti, con l'affetto di chi l'ha conosciuta ed il rispetto delle istituzioni, ma soprattutto coinvolgendo giovani studenti, concretizzando così l'impegno a non voler archiviare una richiesta di giustizia negli anni a venire".
Il corso-incontro ha visto la conduzione di Mara Pedrabissi degli interventi di Giuseppe Giulietti, Mariangela Gritta Grainer, Lucia Goracci, Loris Mazzetti, Matteo Naccari, Silvestro Ramunno e Gabriele Dossena.
"Spettinate la panchina di Ilaria alla Biblioteca Alpi" ha detto Giuseppe Giulietti rivolgendosi alle classi presenti "quella che vuole suggerire è una storia viva, che appartiene al Paese, l'esempio di una professionista, di un'inviata preparata vittima di chi voleva coprire una verità scottante. Ilaria da quella panchina vi suggerisce di essere curiosi, coraggiosi e appassionati".