Troppa tecnologia fa male, un test sul New York Times

New_York_Times_LogoWASHINGTON - La mail più importante della sua vita, Kord Campbell, esperto informatico, l'ha letta con ben 12 giorni di ritardo. Si trattava di un'offerta di lavoro molto vantaggiosa, andata in fumo. Cose che possono capitare ai maniaci del web che a forza di fare tante cose assieme, diventano distratti e si perdono nel mare di informazioni che trattano ogni giorno. Kord è uno dei tanti 'multitaskers', gli schiavi del web, totalmente incapaci di staccarsi dalla rete, a cui il New York Times dedica oggi una lunga inchiesta, nel giorno in cui esce a Cupertino del nuovo I-Phone, capace appunto di assolvere contemporaneamente funzioni diverse.

Assieme alla moglie e a due figli adolescenti, ogni mattina Kord fa colazione cliccando sull'Ipad, mentre guardano le news sul loro computer e ascoltano musica negli auricolari del Iphone. La sera vanno a dormire con il laptop poggiato sul letto, dopo aver risposto alle ultime mail e salutato gli amici in chat. Eccessi tecnologici che, come sintetizza il New York Times, possano creare problemi alla percezione della realtà e perfino al mondo degli affetti. I dati sono impressionanti: chi usa il computer sul lavoro apre programmi o consulta le mail in media 37 volte l'ora, sottoponendo il proprio cervello a stress mai testati prima. Tante informazioni tutte assieme provocano una certa dipendenza. Essere sconnessi provoca pertanto una certa ansia, la stessa che Kord confessa provare ogni mattina nei 221 secondi in cui il suo metro si trova sotto un tunnel.

Da giovane, racconta, "giocavo a basket e al massimo passavo un'oretta ai video-game". Ora invece Internet è diventato il suo lavoro e nel tempo libero non si stacca dalla console. Nel 1996 ha venduto un suo programma per 1,3 milioni di dollari e ancora oggi lavora in modo autonomo nel ramo informatico. "Diciamo che voglio essere il primo a sapere quando atterrano i marziani...", scherza mentre mostra la sua postazione di lavoro composta da 4 monitor e 2 tastiere. Secondo l'Università di San Diego, nel 1960 la gente passava circa 4 ore davanti al piccolo schermo tv. Oggi la media è di circa 12 ore, e c'é chi arriva a passare molto tempo contemporaneamente davanti al computer e alla tele. In più, secondo una ricerca di RescueTime, gli americani visitano circa 40 siti web al giorno. Ma tutto ciò comincia a creare dei danni: un test elaborato da Eyal Ophir, uno studioso di Stanford dimostra che i 'multitaskers' sono molto più disattenti di chi gestisce meno informazioni contemporaneamente. In particolare, chi riesce a fare molte cose insieme è più bravo di altri a ottenere nuove informazioni, ma meno capace di valutare quale informazione acquisita nel recente passato è utile per il proprio lavoro.

Ma a preoccupare è anche la loro incapacità a vivere in modo normale gli affetti quotidiani. Sempre Kord racconta al giornale che nei giorni in cui non vide la famosa mail di lavoro, si dimenticò più volte gli hamburger sul fuoco, non prese i bambini a scuola e mancò a un paio di appuntamenti. Anche i figli patiscono problemi simili: continuamente interrotti da Facebook, Twitter e amici in chat, spesso non riescono a concentrarsi nel fare i compiti e il loro rendimento scolastico è calato. Tutti insieme hanno provato a disintossicarsi andando in vacanza 'unplugged', a Carmel, vicino S.Francisco. Ma dopo la prima passeggiatina sulla spiaggia, non hanno resistito e sono rispuntati i primi laptop e video-games. (Ansa)

Ultima modifica: Lun 10 Dic 2012

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