Al via la Scuola Ucsi di Assisi. Il saluto del presidente di Pro Civitate Christiana
Si è aperta ad Assisi l'edizione 2018 della Scuola di Formazione "Giancarlo Zizola". Prima della tavola rotonda (di cui potrete leggere una sintesi su questo nostro sito) è stato letto il messaggio di saluto di Tonio Dell'Olio, presidente Pro Civitate Christiana, impossibilitato ad essere presente.
Amici e amiche carissime dell'UCSI,
mi spiace davvero tanto non essere riuscito a programmarmi in maniera da poter condividere con voi l'appuntamento annuale al quale teniamo particolarmente perché costituisce valore aggiunto anche per la vita della Pro Civitate Christiana di Assisi. La concomitanza con la Giornata mondiale dei poveri nonché il lancio in tutta Italia del rapporto di Libera sulla percezione delle mafie mi porta in Puglia a garantire una presenza per conferenze, tavole rotonde e iniziative varie.
Ma la mia assenza non farà calare gli standard di accoglienza che sono riservati sempre a chiunque passi per la Cittadella di Assisi e che si rafforza in un vincolo stretto verso coloro coi quali avvertiamo una speciale sintonia. Altre volte abbiamo detto di quanto siamo particolarmente felici della scelta di aver intitolato la scuola a Giancarlo Zizola, infaticabile e inseparabile membro prima e collaboratore dopo, della pro Civitate Christiana. È sua l'opera più importante che fa conoscere nei dettagli la vicenda umana di don Giovanni Rossi e la realtà tanto ricca e variegata di questa presenza in Assisi.
La sintonia con l'UCSI non è solo riconoscimento per l'azione meritoria dell'informazione che è il lastricato su cui possono muoversi tutte le altre proposte di servizio nella società a partire dai più poveri. Il vincolo che ci unisce è l'intuizione originaria comune di essere presenti nella cultura contemporanea assumendo lo spirito delle Beatitudini, ovvero secondo le coordinate del vangelo di Gesù di Nazareth, laicamente: non benché cristiani ma perché cristiani! Nonché alla luce di quel testo prezioso rappresentato dalla Lettera a Diogneto. Siamo chiamati, infatti, ad essere sale e l'unica condizione perché sia efficace, tanto nella massa quanto nell'acqua da portare a ebollizione, è che il sale si sciolga, scompaia.
In un tempo come quello presente in cui vige incontrastato il criterio assoluto della visibilità come condizione del potere e a questo mito di notiziabilità si offrono sacrifici che rendono plausibili e frequenti la volgarità, la menzogna e l'attacco frontale senza rispetto alcuno, non si può pensare il mestiere di informare sganciato da quell'etica che l'UCSI accoglie e testimonia.
Pertanto grazie del vostro lavoro e del vostro impegno che sceglie Assisi come snodo essenziale per mettere in pratica il detto evangelico: “Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po'”. Forse non avrete modo e tempo per riposarvi ma almeno godete degli ulivi, dei tramonti e delle testimonianze francescoclariane di questi luoghi.