Francesca Di Palma
Credo che appartenere ad un’associazione come l’Ucsi, oggi, rappresenti un valore aggiunto per chi svolge il nostro lavoro.
La professione giornalistica è sempre più chiamata a nuove sfide, con la tecnologia che corre, le piattaforme multimediali, i mezzi di comunicazione che, in un attimo, richiedono aggiornamenti e nuove professionalità.
Credo che Ucsi, nel futuro, possa rappresentare una risposta a queste nuove esigenze della professione.
Nel futuro dell’Ucsi vedo sempre più formazione, puntata non solo sull’aspetto prettamente giornalistico. Sappiamo che oggi un giornalista è spesso anche cameraman, fotografo, video maker: non è sempre facile “arrangiarsi da soli”, anche se sempre più di frequente capita così! Per questo l’appartenenza all’associazione può essere un veicolo di scambio di conoscenze e professionalità, messe a disposizione di tutti.
Abbiamo constatato che la lontananza può essere bypassata grazie alla tecnologia: gli appuntamenti del “JOlab” hanno costituito occasione di arricchimento su tanti argomenti con cui, prima o poi, saremo chiamati a confrontarci.
Su questo modello credo che si potrebbero aprire nuove strade e nuovi percorsi formativi, anche grazie alle tante professionalità che compongono e fanno ricca l’UCSI.
Nella foto Ucsi un gruppo di lavoro, composto soprattutto da giovani, dirante la scuola di formazione di Assisi

