
L’Agenzia di stampa Asca ha festeggiato i 40 anni di attivita’ – nacque alla fine del 1969 da un’intuizione di Flaminio Piccoli – ma e’ come se fosse nata una seconda volta, riproponendosi nel panorama editoriale con tutta la sua forza, la sua esperienza e la sua storia. Continuando (e per certi versi cominciando) a lavorare in un momento di grande cambiamento per il mondo dell’informazione e soprattutto degli strumenti con cui le notizie – i ‘dispacci’ come si diceva una volta – vengono diffuse.
Il festeggiamento del compleanno dell’agenzia si e’ svolto ieri sera a Roma, alla presenza dei vertici della testata, a partire dall’editore, Luigi Abete, passando per gli ex direttori e per arrivare all’attuale direttore responsabile, Gianfranco Astori. Ed e’ proprio Astori che, sottolineando come ”la linea editoriale sia sempre la stessa (e cioe’ apertura alla societa’ civile, autonomie locali, sostegno all’integrazione europea e soprattutto il sostegno al bene comune)”, avverte che oggi l’Asca ”e’ altro, partendo soprattutto dal web e dall’utilizzo delle nuove tecnologie”.
In ogni caso, continua Astori ”il nostro compito rimane sempre quello di dare un nome alle cose” e cioe’, ”dire la verita”’. Astori sottolinea quindi non tanto la potenza accentratrice del web quanto la capacita’ moltiplicatrice di questo strumento. Nel corso della manifestazione ha preso la parola, fra gli altri, il presidente dell’Asca, Giuseppe Cornetto Bourlot, il quale sottolinea, riferendosi evidentemente ai 40 anni dell’agenzia, che ”qualcosa che duri nel tempo vale e cio’ che vale dura nel tempo”. Il servizio che i giornalisti dell’Asca forniscono, non ha dubbi Cornetto Bourlot, ”e’ per l’opinione e per il bene del paese”. Compiuto attraverso ”una profonda attivita’ sul territorio e con grande attenzione verso l’Unione Europea”.
Fra i relatori che hanno ricordato l’attivita’ dell’agenzia di stampa c’e’ stato il professor Giuseppe De Rita che rileva come l’Asca ”sia sfuggita alle logiche dei grandi eventi ma si sia dedicata alla lettura delle singole contingenze per renderle accessibili a tutti. Insomma – aggiunge – e’ un’agenzia vera, attenta alle realta’ locali”. Fra i presenti al compleanno dell’agenzia c’erano numerosi rappresentanti delle istituzioni e colleghi di altre testate.
Era presente il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, il capo del Dipartimento informazione ed editoria della presidenza del Consiglio, Elisa Grande, il portavoce del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il direttore della comunicazione del Senato, e quello della Camera, l’ex caporedattore dell’Asca Giuseppe Leone, nonche’ i responsabili stampa di Confcommercio, Ferrovie dello Stato, Abi. Oltre ai direttori e agli ex direttori di altre agenzie di stampa e di quotidiani nazionali c’erano anche i rappresentanti della Federazione Nazionale della Stampa.
Proprio dalle istituzioni sono arrivati messaggi di attenzione nei confronti dell’agenzia. In particolare il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha colto l’occasione, in un messaggio inviato oggi al presidente Abete, per fare i complimenti all’Asca e per sottolineare il contributo che l’agenzia da’ ”all’affermazione dei principi di liberta’ e di pluralismo dell’informazione sanciti nella Costituzione repubblicana”. Anche il presidente del Senato, Renato Schifani, in un messaggio ad Abete, ha voluto salutare il quarantennale dell’agenzia e ”rimarcare che l’Asca non e’ stato solo un organo di informazione, con la ‘I’ maiuscola, ma anche un prezioso vivaio per la professione giornalistica”. Un messaggio all’editore dell’Asca e’ stato indirizzato anche dal presidente della Camera, Gianfranco fini, che, fra l’altro, sottolinea come ”il Gruppo editoriale da lei diretto abbia, da subito, intuito le potenzialita’ e la fruibilita’ del mercato tecnologico e telematico delle notizie ed ha rafforzato la propria presenza sul web, garantendo ulteriormente quella democraticita’ dell’informazione, valore fortemente tutelato dall’articolo 21 della nostra Carta Costituzionale.(Asca)
IL MESSAGGIO DEL CARDINAL TARCISIO BERTONE
”Sono molto lieto di partecipare in qualche modo alla celebrazione del 40* anniversario dell’agenzia Asca”. Inzia cosi’ il messaggio che il Segretario di Stato Vaticano, card. Tarcisio Bertone ha voluto inviare all’Asca in occasione del suo quarantennale.
”Un anniversario – afferma il porporato nel suo messaggio – che cade in un momento complesso, difficile, non solo dal punto di vista economico ma anche sotto il profilo sostanziale e organizzativo della comunicazione, per lo sviluppo tecnologico dei nuovi mezzi di comunicazione, per l’impatto con le diverse componenti della societa’ del nostro tempo. E sono lieto di sottolineare intanto la mia relazione pluriennale con l’Asca, con alcuni operatori di questa agenzia. Prima di tutto perche’ questa Agenzia di stampa quotidiana nazionale – alla sua origine denominata esattamente Agenzia Stampa Cattolica Associata – fin dall’inizio ha posto sempre l’accento sulla convergenza, la sinergia, la valorizzazione di giornalisti cattolici, per dare loro uno spazio nella comunicazione, nella societa’ in mezzo alle altre agenzie, in mezzo a tutti gli altri agenti, attori della comunicazione sociale. Quindi uno spazio alla voce cattolica, una voce capace di interpretare gli avvenimenti, di presentare le persone, di comunicare messaggi positivi nella linea del Vangelo.
Una seconda sottolineatura e’ lo spazio che e’ sempre stato dato in questa agenzia ai giovani. Essa ha formato e lanciato tanti giovani giornalisti operatori della comunicazione sociale che sono andati poi ad infittire i diversi network della comunicazione, sia della carta stampata come della radio e della televisione. E questo e’ un merito che dobbiamo riconoscere all’Asca. E’anche una prospettiva che dobbiamo sempre tenere presente nella formazione dei giovani, di giovani professionisti ad essere capaci di comunicare e comunicare in maniera efficace con la gente di ogni tempo e con la gente del nostro tempo e in modo speciale con il mondo giovanile. Particolarmente in questo momento in cui ci troviamo in una crisi di diversi accenti e quindi anche di difficolta’ di comunicare e di influire sull’opinione pubblica in modo da orientare verso valori positivi, verso la grande emergenza educativa, che impegna a formare ai valori. Ai valori che sostengono l’esistenza, che danno senso alla vita, che danno senso anche alla propria professione e al proprio contributo al progresso sociale.
Siamo in un momento in cui il panorama informativo si va sviluppando e si va evolvendo in tante direzioni, ma nonostante queste evoluzioni mi pare che l ‘agenzia di stampa rimanga sempre uno snodo centrale e un elemento non sostituibile del sistema informativo. Occorre non perdere di vista che nell’azione dell’agenzia Asca al centro sta la persona, la persona del comunicatore e stanno le persone dei destinatari della comunicazione”. ”Gli operatori di una agenzia di stampa immettono nel flusso della sensibilita’ dell’opinione pubblica anche l’accoglienza di novita’, non solo giocando allo scoop, a chi riesce per primo a raggiungere una novita’ nella comunicazione, – sottolinea ancora il Segretario di Stato Vaticano – ma immettono messaggi che devono essere di sostegno alle persone, messaggi di riequilibrio, di riconciliazione, messaggi di positivita’. Quindi per diffondere un’energia positiva. E questo mette in gioco non solo il rispetto delle persone ma proprio il senso dell’etica.
Si parla tanto della necessita’ di regole etiche. In questo momento di crisi economica mondiale e’ necessario riandare, ricollegarsi all’etica dei principi fondamentali anche nella professione giornalistica. Una professione che e’ soprattutto e prima di tutto al servizio della verita’ e della liberta’.
Lo dico anche come uomo di Chiesa, in questo momento in cui la Chiesa e’ al centro di tante attenzioni e di tanti dibattiti. Se tenessimo presente e tenessimo sempre di mira queste esigenze fondamentali della professione giornalistica, l’esigenza della verita’ e l’esigenza della liberta’, credo che potremmo raccogliere e orientare i messaggi, i contenuti della comunicazione in modo anche da fare brillare tutta l’immensa sua attivita’. In questi giorni ho ricevuto una proposta di fare un bilancio di tutta l’attivita’, non solo formativa, educativa, caritativa, sociale della Chiesa nel mondo. Molte volte questo volume immenso, straordinario, di attivita’ – che viene riconosciuto da tutti i rappresentanti degli Stati del mondo, cattolici, cristiani e non cristiani – viene obliterato a vantaggio di flash che danno una informazione anche obiettiva ma riduttiva della presenza della chiesa. Ma questo sguardo completo non vale solo per la Chiesa, vale per tutte le agenzie che operano per il servizio del bene comune per il bene della societa’.
Allora il mio auspicio – conclude il card. Bertone – e’ questo: la simpatia e la stima di cui ha goduto l’Asca, che possa continuare anche nella sua evoluzione, nella evoluzione tecnologica, nell’avvicendarsi delle gestioni. Che possa ancora continuare con equilibrio, senza forzature, con l’ispirazione fondamentale della professione giornalistica perche’ sia sempre al servizio della liberta’ e della verita’ e sia in aiuto soprattutto delle fasce che non hanno voce, delle fasce piu’ povere, delle fasce che non riescono a far tutelare i propri diritti. E che continui, quindi, a svolgere una missione di alto valore sociale”. (Asca)

