10 Luglio 2010
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Agenda del giornalista 2010: 200mila riferimenti. Uno strumento indispensabile per la professione

agenda_giornalistaI giornalisti italiani, i media italiani (quotidiani, periodici, radio, tv e Internet), gli uffici stampa e marketing, i comunicatori pubblici. Queste le 4 banche dati incrociabili tra le quali selezionare i contatti per sviluppare i propri progetti di comunicazione all’interno dell'”Agenda del Giornalista 2010″ (Centro di Documentazione Giornalistica, 2010). L’ufficio virtuale dell’Agenda del Giornalista Digitale permette poi di avere sul web tutto quello che occorre per gestire il proprio lavoro.
Con oltre 200.000 riferimenti di redazioni, aziende, addetti stampa e giornalisti, da oltre 43 anni l’Agenda del Giornalista si conferma lo strumento più venduto per chi deve avviare o gestire uffici stampa, per la redazione giornalistica, per creare e mantenere relazioni pubbliche, per ideare campagne di marketing.

La base per un ufficio stampa di qualità. E’ l’Agenda del Giornalista che, nell’edizione 2o10, continua ad arricchirsi di contatti interessanti ed a coprire l’intero territorio nazionale. Il I° volume, (a cui si aggiungerà un secondo di 950 pagine a metà anno distribuito gratuitamente a coloro che hanno comprato il primo), edito dalla casa editrice romana (che oltre all’editoria è impegnata anche in validi corsi di formazione in ambito giornalistico), offre tutto l’occorrente per pianificare la comunicazione esterna.
Dalle istituzioni ai media, dal giornalismo cartaceo alle amministrazione pubbliche per oltre 1000 pagine che compongono il primo tomo.
Il manuale si pone come punto centrale per la gestione di una casa editrice, ad esempio. Un testo di cui, addetti stampa sia in erba sia in carriera, non si può fare a meno. Malgrando il 2009, come dichiara il Direttore responsabile Marcella Cardini, sia stato un anno da dimenticare per l’editoria che “ha inciso profondamente sui bilanci di agenzie d’informazione, carta stampata – quotidiani, free press, periodici – tv, radio consentendo solo ai nuovi media, Internet, satellite e digitale terrestre, di registrare un’inversione di tendenza.” ( il recensore)