14 Gennaio 2011
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CONGRESSO FNSI (4): CONCLUSA LA FASE DIBATTIMENTALE CON LA REPLICA DI SIDDI ( SERVE QUALITA’,NO ALL’INTOSSICAZIONE INFORMATIVA). QUALCHE POLEMICA ( CANCELLATE LE MINORANZE). COMINCIATE LE PROCEDURE PER LA ELEZIONE DEL C.N. DOMANI NUOVO ESECUTIVO

congresso_fnsi_elezione_delegatiSi e’ conclusa nel tardo pomeriggio la fase dibattimentale del 26/esimo Congresso Nazionale della Fnsi con la replica del segretario generale Franco Siddi. In serata, dopo la conclusione delle procedure elettorali, i 312 delegati voteranno per eleggere il nuovo consiglio nazionale che domani si riunira’ per nominare il nuovo esecutivo. Appare scontata la rielezione sia di Natale alla presidenza, sia di Franco Siddi alla segretaria generale.
«Dovremmo essere la categoria più “dentro” la realtà e invece siamo i più difficili a cambiare – ha affermato Siddi -ci sono diverse ragioni: quelle culturali legate alle abitudini e alle posizioni raggiunte con i mezzi che si conoscono meglio. Il che porta come conseguenza alla paura di essere scavalcati da chi, più giovane, nasce già multimediale. E poi si teme di venire chiamati ad operazioni supplementari non meramente giornalistiche, senza essere pagati di più». Poi una riflessione sui new media: «Il gruppo di Repubblica è il primo che ha ripreso ad assumere dopo la crisi, perché sta espandendo l’offerta. Si è reso conto che nei new media non basta solo mettere gli articoli del giorno prima: bisogna introdurre nuove professionalità, qualità e responsabilità – continua Siddi -. I new media collegati ad un’esperienza giornalistica, o che nascono con un progetto chiaro e identitario, in genere mantengono un certo profilo. Quelli che nascono pensando che basti inserire notizie, informazioni indistinte, il vociare più che il comunicare, sono un altro paio di maniche: questa è intossicazione informativa, pessima qualità. E ci allontana dalla giusta responsabilità nel nostro lavoro».
Poi Siddi ha parlato della vertenza Epolis. “Poche ore fa un giudice di Cagliari ha dichiarato il fallimento della società Epolis. E’ una notizia di estrema gravità per tutti i giornalisti che intendo portare a conoscenza del Congresso”.”I colleghi di Epolis sono vittime di un disastro sociale che degli imprenditori indefinibili hanno costruito. Editori pirata che dovranno pagare per quanto hanno fatto sul piano umano, sociale, giudiziario. Sappiano questi pseudo editori che la Fnsi metterà in atto ogni azione possibile per difendere e tutelare i lavoratori di Epolis dalle scorrerie di questi ladri di sogni”.
Secondo L’Opinione, che ha delineato il quadro delle “forze” in campo si e’ trattato semplicemente di un congresso delle conferme. Chi comandava ieri – e’ stato affermato in un servizio di cronoca – comanderà anche domani. A Bergamo i 312 delegati erano arrivati con una maggioranza bulgara, blindati da un documento sottoscritto da cinque raggruppamenti: Autonomia e Solidarietà/Nuova informazione (l’ex sinistra classica), Coordinamento delle Associazioni di stampa per un sindacato di servizio-Capss (il gruppone di maggioranza nelle associazioni regionali, spesso unico a presentare le liste per il congresso), Giornalisti uniti (con leader il segretario della Fnsi, Franco Siddi), Stampa democratica e Quarto potere (in crisi di identità a Milano).L’alleanza tra sinistra, cattolici e una parte di socialisti è andata consolidandosi negli anni e si è rafforzata negli ultimi tre attraverso il rinnovo delle cariche di vertice dell’Inpgi, della Casagit, dell’Ordine. Continuerà a governare la Fnsi per altri tre anni ed anche i cinque enti della categoria (Inpgi 1 e 2, Ordine, Casagit, Fondo pensioni e Unione dei pensionati che ha rinnovato il mandato a Ino Iselli, ex Unità). Franco Siddi e Roberto Natale (ex Usigrai) restano ai vertici; come erano arrivati a Bergamo così ripartono con la componente lombarda che ha scelto di partecipare alla gestione di tutti i vertici rappresentativi giornalistici dopo aver ceduto alla sinistra, a causa delle divisioni interne, la poltrona di presidente dell’Ordine della Lombardia.
Non sono mancate le polemiche: la componente” Senza Bavaglio” ha sostenuto che i dirigenti uscenti hanno fatto un ” golpe per cancellare le minoranze”. “Aggrappati al potere che detengono da anni – hanno sostenuto in un lungo comunicato – i dirigenti della Federazione Nazionale della Stampa hanno consumato un golpe teso a cancellare le minoranze, a rafforzare il loro potere e, infine, ad affossare il sindacato. In difficoltà perché non sarebbe stata in grado di far approvare le modifiche statutarie antidemocratiche da lei proposte, la maggioranza ha deciso di rimandare il voto sullo statuto assieme al voto sul segretario, alla fine del congresso. Un assurdo giuridico e un atto illegale che cancellano la democrazia. Una delle regole fondamentali della democrazia, infatti, prevede che prima si fissino le regole e solo in un secondo tempo si eleggano le persone. Ve lo immaginate il presidente americano eletto senza sapere se rimarrà in carica tre o quattro anni? Ecco alla FNSI succede anche questo. Si eleggera’ un segretario e assieme si voterà per approvare, tra le altre, una norma statutaria che estende il suo mandato da tre a quattro anni. E’ dall’inizio del loro mandato che i dirigenti del sindacato violano norme e regole e noi di Senza Bavaglio non ci siamo mai stancati di denunciarlo. Qualche esempio: il processo elettorale che ha portato all’attuale Congresso è stato viziato dalla mancanza di omogeneità; il numero dei delegati è stato assegnato con criteri scorretti e così, a parità di iscritti, Milano ha preso 10 delegati più di Roma; alle minoranze sono stati negati indirizzi e numeri di telefono degli iscritti e così non hanno potuto fare un’appropriata campagna elettorale. (AGENZIE, L’OPINIONE, SENZA BAVAGLIO)