10 Febbraio 2011
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MILLEPROROGHE-COLLEGATO LAVORO FNSI: “BENE LA PROROGA DEI TERMINI PER I RICORSI, ORA LA NUOVA LEGGE”. APPELLO AL PRESIDENTE DEL SENATO RENATO SCHIFANI PER ELIMINARE I TAGLI

precariNuovi spiragli per i precari. La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato l’emendamento al cosiddetto provvedimento “Milleproroghe”, che riapre, facendo slittare di un anno, dal 23 gennaio scorso, i termini per l’impugnazione dei licenziamenti o per far valere diritti acquisiti da lavoratori assunti con contratti a termine. Il voto favorevole della Commissione fa ben sperare sull’approvazione definitiva da parte dell’aula del Senato e, successivamente, della Camera. Nel frattempo, è credibile che sul termine del 23 gennaio si pronunci anche la Corte Costituzionale, alla quale il giudice del lavoro ha rinviato la norma sulla retroattività e sulla scadenza dei termini per i ricorsi, ritenendone fondata l’incostituzionalità. I giornalisti, come gli altri lavoratori precari che ritengono comunque la norma del collegato lavoro un rischio e un danno per la loro aspettativa di stabilità nel lavoro, finché l’emendamento di oggi non sarà definitivamente approvato, o fino a pronuncia della Corte Costituzionale, faranno bene a valutare, con l’assistenza legale, l’opportunità di impugnare i licenziamenti o rivendicare i diritti maturati entro i 60 giorni dalla scadenza dell’ultimo contratto. Fino alle novità definitive resta, purtroppo, in vigore la famigerata norma del collegato lavoro che ha già aperto tanti dilemmi drammatici per molti giornalisti titolari di contratti a termine che invece dovevano essere a tempo indeterminato, costretti a scegliere tra l’attesa di un contratto o un ricorso che temporaneamente può esporli a ricatti aziendali con mancati rinnovi. La Fnsi continuerà a sostenere fino in fondo ogni iniziativa utile per cambiare questa legge ingiusta e, a suo giudizio, lesiva dei diritti legittimi dei lavoratori”.
Intanto sulla questione dei tagli che mettono in pericolo numerose testate la Fnsi in un documento ha sistenuto che: “Il tempo stringe e per diversi giornali la possibilità di continuare a esistere sta diventando di pochi giorni se non di poche ore. Il taglio ingiustificabile e ingiusto dei finanziamenti per l’editoria in cooperativa e giornali di idee, deciso con il provvedimento Milleproroghe di fine anno del Governo, sta già provocando danni incalcolabili: banche che bloccano le anticipazioni, giornali che stanno consumando le ultime riserve di carta per la stampa e non possono comprarne altra, stipendi drasticamente tagliati in attesa di novità se non addirittura congelati. La Fnsi richiama le responsabilità pubbliche perché sia garantito il pluralismo dell’informazione e il corretto esercizio del lavoro giornalistico nelle realtà che animano un circuito dell’informazione vitale ancorché non strettamente collegato ai circuiti economici e del business industriale tradizionale. Questo è un bene pubblico da tutelare, che vale molto più di qualsiasi interesse politico di parte. Per questa ragione la Fnsi, in vista dell’imminente voto sull’ emendamento al Milleproroghe, per il ripristino dei fondi, ha chiesto un incontro urgente al Presidente del Senato, Renato Schifani, che più volte ha manifestato sensibile attenzione istituzionale al problema”. (FNSI)