14 Settembre 2011
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CIAO GIANCARLO… IL RICORDO DEL PRESIDENTE DELL’UCSI, ANDREA MELODIA: “IL RIGORE E LA PASSIONE”

zizolagGiancarlo Zizola ci ha lasciati. Era a Monaco di Baviera dove aveva partecipato all’incontro delle religioni mondiali organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. Ha accusato questa mattina un malore in albergo prima della partenza per l’Italia. Trasportato in ospedale vi è giunto già privo di vita, probabilmente per un attacco cardiaco. Giancarlo, esperto di questioni vaticane e attualmente vaticanista per la Repubblica, era uno dei vaticanisti italiani di più lunga e vasta esperienza. In passato aveva lungamente lavorato per il settimanale Panorama e poi per il Sole 24 Ore. Consigliere nazionale dell’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana), ha incessantemente sottolineato all’Unione la valenza della cultura alta della professione giornalistica, dell’etica, della deontologia. In occasione dei 50 anni dell’Ucsi Giancarlo ricordava “Anche nel misurarci con la nostra storia noi dovremmo osservare il massimo rigore, per non fare della memoria una mutilata: ne saremmo responsabili verso chi verrà dopo di noi”.
E ancora: “La lotta per la salvaguardia della natura di bene pubblico dell’informazione e la solidarietà nella difesa dell’informazione indipendente devono essere considerate parte costitutiva della missione dell’Unione,a maggior ragione quando l’analisi della crisi culturale dei media chiama in causa la fragilità del riferimento ai valori etici condivisi e condivisibili nella società di massa in un mondo che si fa uno”. (Ucsi) (nella foto  alla Scuola Superiore per dirigenti UCSI a Fiuggi, Maggio 2011)

I funerali di Giancarlo Zizola si svolgeranno sabato 17 settembre, alle ore 12, nella basilica di Santa Maria in Trastevere.

Il ricordo di Andrea Melodia

“Giancarlo Zizola era uno di quei giornalisti che quando scrivono non riferiscono pettegolezzi, ma ragionano sui fenomeni storici e ne analizzano i percorsi”. È il ricordo di Andrea Melodia, presidente nazionale dell’Ucsi. “Non era solo il decano dei vaticanisti – prosegue Melodia – era uno studioso della vita della Chiesa. La sua imponente bibliografia, la sua attività universitaria a Padova ne sono manifestazione evidente. Ma ciò che caratterizzava Giancarlo, oltre al valore intellettuale, era il rigore, la passione con cui affrontava i rapporti tra la sua ricerca e il suo giudizio morale, la sua risposta umana, la sua fede religiosa”. “L’incontro di una personalità come quella di Giancarlo con le stanze vaticane avrebbe potuto essere complicato se non fosse stato naturale riconoscergli la serietà, la competenza, la padronanza della storia e della teologia. Anche per questo Giancarlo in Vaticano ha avuto tanti amici, e la sua scomparsa credo sia un lutto anche per la Chiesa”. Melodia lo ricorda come “compagno appassionato e fedele” nelle battaglie per “migliorare qualità ed etica nella professione giornalistica”; la sua scomparsa, conclude, “lascia un vuoto difficilmente colmabile, che ci esorta come giornalisti cattolici a riflettere e impegnarci nel rilancio dei principi e delle pratiche che hanno segnato la sua vita professionale”. (SIR)