1 Ottobre 2011
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INTERCETTAZIONI: MANIFESTAZIONE A ROMA CONTRO LA LEGGE “ BAVAGLIO”. NATALE(FNSI): “ABBIAMO COMINCIATO A FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE”. SIDDI (FNSI): UNA LEGGE CHE CI DISCREDITA INTERNAZIONALMENTE”

Pantheon_NataleManifestazione in piazza del Pantheon a Roma contro la legge bavaglio sulle intercettazioni (nella foto l’intervento di Roberto Natale). La manifestazione del “Comitato per la libertà e il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo” è indetta per dire di nuovo no al “reiterato tentativo del governo di imbavagliare l’informazione. Siamo con la società civile e decine e decine di associazioni, movimenti e sindacati – dicono gli organizzatori – a fronteggiare questo ennesimo ricatto alla democrazia”.
Tra le adesioni quelle della Cgil, della Fnsi, dell’Ordine dei giornalisti, di Libertà e giustizia, di Articolo21 e di esponenti politici di Pd, Idv, Verdi e Federazione della sinistra. In piazza anche Ilaria Cucchi, l’avvocato Domenico D’Amati, Valigia blu, Tavola della pace, Usigrai, Anpi, la rete delle giornaliste Giulia e numerosi blogger. Per Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21, occorre: “Staccare la spina di questo brutto spettacolo. Presenteremo un dossier e lo porteremo alle più importanti cancellerie europee e se la legge verrà approvata presenteremo un esposto alla Corte europea, perché sia disattivata”.In particolare, gli internauti vogliono scongiurare le norme cosiddette “ammazza blog”, ovvero la possibilità di imporre ai gestori di tutti i siti informatici l’obbligo di procedere alla rettifica di ogni contenuto pubblicato dietro semplice richiesta, fondata o meno, del soggetto che se ne ritenga leso. La mancata rettifica nei termini comporterebbe per il blogger una sanzione pecuniaria sino a 12 mila euro. Secondo l’avvocato Guido Scorza, esperto nel settore web, “imporre un obbligo di rettifica a tutti i produttori non professionali di informazione, significa fornire ai nemici della libertà di informazione, una straordinaria arma di pressione, se non di minaccia, per mettere a tacere le poche voci fuori dal coro, quelle non raggiungibili, neppure nel nostro Paese, attraverso una telefonata all’editore e/o al principale investitore pubblicitario. Quanti blogger rischierebbero 12 mila euro per difendere la loro libertà di parola?”.Il presidente Fnsi, Roberto Natale, concludendo la manifestazione ha detto: “La prossima settimana va in aula alla Camera questo sciagurato provvedimento. Oggi abbiamo cominciato a far sentire quale sia la nostra risposta.La porteremo in piazze sempre più grandi in tutta Italia nelle prossime settimane e l’avremo vinta noi”.
”Quello sulle intercettazioni è un altro progetto di legge illiberale e dannoso per tutti i cittadini, che sta facendo fare brutta figura all’Italia nel mondo”: lo ha sottolineato il segretario generale Fnsi, Franco Siddi, rispondendo alle sollecitazioni durante un seminario sull’informazione e la democrazia in Italia e in Argentina organizzato presso la sede locale dell’università di Bologna.vremo vinta noi”. (AGI)