Crescono meno del previsto gli ebook ma è boom delle librerie on line, che nel 2010 hanno registrato un +24,5% mostrando un nuovo trend nelle abitudini degli italiani. E’ quanto emerge dal Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2011, a cura dell’ufficio studi dell’Aie, presentato nel giorno dell’inaugurazione della Fiera di Francoforte. Crescono, e con il maggior tasso in assoluto, le vendite on line: +25%, non solo per l’ingresso di nuovi operatori (laFeltrinelli.it a fine 2009, Amazon.it a fine 2010) o per le politiche di promozione, ma soprattutto – viene sottolineato nel rapporto – per cambiamenti nei comportamenti d’acquisto da parte del pubblico. Questo non vuol dire che il libro non si comperi più nelle librerie: la libreria continua ad essere il canale d’acquisto privilegiato per i libri (rappresenta il 51% del mercato) e vale 1,1 miliardi di euro, in crescita del 2,6%. Diminuisce invece, del 2,8%, il peso della libreria a conduzione famigliare mentre sale del 2,9% quello delle librerie di catena confermando un trend in atto già dallo scorso anno. La Grande Distribuzione Organizzata cresce del 3%, a ritmo ridotto rispetto all’anno scorso. L’edicola conferma i miglioramenti dovuti al rinnovamento del canale con la formula del franchising (+2,6%) e cresce inoltre la vendita in occasioni di fiere del libro (+5%). E nel primo semestre del 2011 si conferma un ulteriore crescita delle librerie on line che sui canali trade raggiungono il 5,5% di quota di mercato, segnando la perdita di terreno delle librerie a conduzione familiare, oggi attorno al 36% (le libreria di catena rappresentano il 41,8% del mercato), assorbite dalla formula del franchising.
Nato nel 2010, è aumentato nel 2011, il mercato degli ebook, sia in termini di titoli (erano 1.619 quelli in italiano a gennaio 2010, sono circa 18 mila ora) sia di fatturato, che si stima abbia raggiunto gli 1,5 milioni di euro a dicembre 2010 per raddoppiare (si stima che arriverà a 3-4 milioni) a fine 2011. Ma rappresenta una quota ancora piccola del mercato complessivo (0,04%), meno della metà delle stime iniziali. E si trova ora a scontare anche la maggiorazione dell’Iva al 21%. Comunque il mercato italiano degli ebook non potrà che svilupparsi: sono quasi 19 mila i titoli contro i 6 mila di dicembre 2010. E’ aumentata anche la diffusione dei dispositivi di lettura, con oltre 390 mila e-reader venduti nel Paese (giugno 2011) nonostante i prezzi ancora elevati (199-299 euro) Sostanziale stabilità del prezzo medio degli ebook italiani (11,18 euro) e appare evidente la crescita del formato ePub come standard di produzione. Buone le performance di tutto il mercato digitale, in cui gli editori italiani sono presenti dai primi anni Novanta soprattutto nel settore dei servizi per le professioni e aziende, stimato 341 milioni di euro. E comprende il segmento cd-rom e dvd-rom (214,2 milioni), banche dati on-line oltre a una vasta e articolata gamma di servizi erogati attraverso internet (125,6 milioni), audiolibri (0,7 milioni), e, appunto, e-book (1,5 milioni di euro). Un forte incremento è stato registrato dai servizi collegati con le banche dati on line (ma anche iconografiche nel settore arte) che crescono del 29,9% rispetto all’anno precedente. In generale, ha ripreso a crescere nel 2010, dopo due anni in flessione, il giro d’affari del settore librario (+0,3%), sull’anno precedente, per un fatturato complessivo di 3.417 milioni di euro a prezzo di copertina pur con segnali di allarme sul 2011. Cresce la lettura degli italiani, che raggiungono quota 26,4milioni (+ 1,7 punti percentuali sul 2009). Il settore dei libri per ragazzi tra novità e ristampe continua a far bene in termini di titoli (sopra i 4 mila) e per fatturato, guadagnando un +5,7% sul 2009 (pari al 13,7% del mercato). Cala invece il fatturato della scolastica e delle adozioni (-2,8% pari a 648 milioni di euro). I tascabili rappresentano oggi il 20,3% del mercato trade con una crescita del 10,6%, e il crescente ruolo della piccola editoria, che raggiunge il 13,5% del fatturato dei canali trade. Continua il trend positivo che vede ridursi progressivamente il peso delle opere di autori stranieri sul totale della produzione libraria: scendono infatti a quota 9.009 i titoli tradotti (erano 10.046 nel 2009, corrispondenti al 20,1% del totale di quelli pubblicati).(ANSA)

