28 Gennaio 2012
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EDITORIA: SIDDI, SBLOCCATI FONDI 2010 PER 30 GIORNALI

fondi”Arriva una boccata d’ossigeno per una ventina di quotidiani non profit, politici, di societa’ cooperative, di minoranze linguistiche, delle comunita’ italiane all’estero e per una decina di periodici gestiti da cooperative. I contributi sospesi in attesa di definizione di accertamenti amministrativi sono stati in gran parte, finalmente sbloccati dopo le ultime verifiche. Questo l’esito sostanziale e immediato della nuova riunione della Commissione tecnica consultiva per i contributi all’editoria, svoltasi stamani, che ha segnato l’esordio incoraggiante del neo Sottosegretario all’Editoria, Paolo Peluffo, nella prima riunione di lavoro della commissione consultiva di settore che si e’ svolta oggi sotto la sua presidenza”. E’ quanto dichiara in una nota il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi.
”Il neo responsabile del settore ha, infatti, ridato corso esecutivo immediato alle istanze in lista d’attesa, ha reso noto gli orientamenti essenziali su cui intende muoversi, sottolineando in particolare ”l’obiettivo di dare certezze alle imprese all’inizio dell’anno” e di definire una trasparente riqualificazione degli interventi ”con norme capaci di non produrre piu’ debito sommerso”. A questo proposito – riferisce ancora Siddi – ha confermato l’adesione del Governo agli ordini del giorno votati ieri alla Camera, manifestando l’impegno a recuperare entro poche settimane nuove risorse certe (anche dal cosiddetto ”Fondo Letta”), allo scopo di creare un immediata relazione con le prospettive reali delle attivita’ editoriale finanziabili nell’anno in corso. Una quota di risorse ulteriori dovrebbe arrivare, invece, da una rivisitazione della spesa secondo criteri di marcata selettivita”’.
”Restano certamente le precarieta’ di una area debole dell’editoria ma e’ incoraggiante la direzione presa, correlata alla riconfermata volonta’ di procedere ad un aggiornamento del regolamento – laddove sara’ indispensabile – della legislazione, perche’ i fondi siano sempre piu’ nitidamente riservati (come sostiene da anni la Fnsi) a giornali veri, verificati nella loro diffusione e non nelle tirature, avendo come parametro principale l’occupazione professionale regolarmente inquadrata sul piano contrattuale e previdenziale di categoria – prosegue il segretario generale della Fnsi .
Sicuramente il riconoscimento che ”i bisogni di conoscenza sono al centro dei Paesi che funzionano meglio e che i giornali sono fatti dalle persone, giornalisti e poligrafici, ci sono le persone che li fanno” rappresenta una premessa qualificante alla quale devono essere agganciate chiare scelte operative e risorse adeguate. Ecco perche’, allora, nella fase di transizione al nuovo quadro di interventi, che dovra’ tenere conto anche dei processi di integrazione multimediale, la certezza delle risorse resta un’urgenza affinche’ nessuna testata sia costretta a chiudere per improvvisa assenza dell’intervento pubblico e, quindi, non sia in grado di progettare una prosecuzione in attesa dei nuovi criteri che saranno decisi”.”Ci sara’ modo ora -ha concluso – di verificare gli intendimenti del Sottosegretario, atteso a nuovi appuntamenti di lavoro – in sede tecnica e politica- e di confronto con le parti sociali”. (ASCA)