28 Febbraio 2012
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EDITORIA: GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, L’ASSEMBLEA SFIDUCIA I DIRETTORI. LA DECISIONE ALL’UNANIMITA’ LEGATA AL NUOVO PIANO INDUSTRIALE CHE PREVEDE PRE-PENSIONAMENTI. CDR CONTINUA TRATTATIVE

L_attuale_sede_de_La_Gazzetta_del_Mezzogiorno-3L’assemblea dei giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno ”ha votato all’unanimita’ la sfiducia ai direttori Giuseppe De Tomaso e Carlo Bollino”. Lo rende noto il Cdr. ”Esaminate le bozze di piano industriale (che prevede 14 prepensionamenti) e di organizzazione del lavoro, consegnate dalla Edisud e dalla direzione al Cdr ai fini della richiesta di stato di crisi e pre-pensionamenti ex lege 416 – e’ detto – l’assemblea ha all’unanimita’ deciso di respingerle, rinnovando l’invito al Cdr a proseguire la trattativa per consentire al giornale un effettivo rilancio”.
“A proposito del piano di interventi e di riorganizzazione degli assetti produttivi – è detto nel documento approvato all’unanimità – la redazione rileva l’assenza di qualunque investimento reale e/o di iniziative di sviluppo”. “Il piano – é detto ancora – appare un irricevibile ‘copia e incolla’ di documenti di anni precedenti, compresa la stucchevole riproposizione di impegni assunti in passato e già più volte disattesi”. “Il cdr, con l’unanime sostegno della redazione – conclude il documento – conferma la piena disponibilità a proseguire le trattative con l’azienda per la 416. Tuttavia, alla luce di tali considerazioni unite alla colpevole sottovalutazione da parte della direzione, a partire dal suo insediamento, della costante erosione della diffusione e, negli ultimi tempi, persino dei lettori, l’assemblea di redazione con voto unanime revoca la fiducia a suo tempo accordata alla direzione”.
Solidarietà alla presa di posizione dei giornalisti della Gazzetta è stata espressa dall’Assostampa. “Per il sindacato dei giornalisti pugliesi – è detto in una nota del presidente, Raffaele Lorusso – è necessario che l’Edisud spa, già sollecitata nel recente passato, risolva quanto prima il problema rappresentato dalla scelta inconcepibile, oltre che a nostro giudizio illegittima sotto il profilo legislativo e contrattuale, di affidare la guida del giornale a due direttori con eguali poteri”. “Ferme restando le competenze e le capacità professionali dei due direttori – prosegue la nota – tale situazione non ha contribuito alla crescita del giornale, creando, come denunciato dalla stessa assemblea dei giornalisti, uno stato di sostanziale ingovernabilità e di smarrimento nella redazione”. (ANSA, BARITODAY)