8 Marzo 2012
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MEDIASET:CONFALONIERI, SENZA RIPRESA RISCHIO TAGLI. IL MERCATO PUBBLICITARIO E’ STAGNANTE E LE MANOVRE HANNO EFFETTI RECESSIVI. SIDDI (FNSI): NON SOTTOVALUTARE ALLARME

confalonieri“Se non ci sono prospettive di ripresa tagliare il nostro miliardo di investimenti, ridurre i nostri due miliardi di costi diventa indispensabile”. Lo ha detto Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, nel corso dell’audizione in commissione Bilancio alla Camera. “Questo non è quello che vogliamo e non è quello che faremo – ha aggiunto -, ma abbiamo bisogno che il sistema Paese si renda conto di questo e che ognuno faccia la sua parte”. “Un’azienda come Mediaset, in una fase di rallentamento della dinamica dei ricavi con conseguente forte contrazione dei profitti, ha deciso di non intaccare i propri livelli occupazionali. Ma è evidente che se non si pongono le basi per una ripresa dell’economia e del mercato pubblicitario, sarà inevitabile farlo. E come Mediaset, molte altre aziende italiane saranno costrette a farlo”, ha precisato nell’audizione.
Tagli occupazionali senza ripresa economica? E’ un ”allarme” da ”non prendere sottogamba”. Commenta cosi’ Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa italiana quanto dichiarato dal presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, in audizione alla commissione Bilancio della Camera ”Al di la’ della vicenda specifica di una grande azienda, che pure in questa fase ha deciso di non fare tagli, e’ indubbio – sottolinea Siddi – che ci sia necessita’ di una politica di rilancio e di sviluppo. Quando le economie vanno in crisi, l’industria dei media paga piu’ di tutti le conseguenze. Il caso tedesco e’ illuminante: l’industria dei media paga, come altrove, un conto alle trasformazioni in corso nel settore, non ancora pervenute alla definizione di un nuovo quadro di business, e tuttavia riesce a fronteggiare questa difficolta’ grazie alle ricadute positive provenienti da un sistema economico dinamico che tira”. ”L’allarme di Confalonieri – peraltro gia’ lanciato anche da diversi editori della carta stampata nelle settimane scorse – non va preso sotto gamba e l’editoria tutta va considerata un elemento trainante per le politiche di sviluppo”, aggiunge il segretario della Fnsi. ”Ovviamente, sul piano sindacale, per chi vuole o volesse rispondere alle difficolta’ economiche di questa stagione solo con politiche di tagli all’occupazione – rimarca Siddi – risponderemo con rigore, non solo verificando caso per caso, ma presentando il conto degli enormi risultati o vantaggi che in tanti, invece, in questi anni hanno avuto”. (ASCA,TGCOM24)