9 Marzo 2012
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GIORNALISTI: FNSI, VIA LIBERA DEL GOVERNO ALLA PROPOSTA DI LEGGE SULL’EQUO COMPENSO PER FREELANCE E COLLABORATORI

freelanceDVDweb”Il via libera del governo alla proposta di legge sull’equo compenso per i giornalisti freelance e collaboratori autonomi, reso noto dall’on. Enzo Carra, relatore e primo firmatario del provvedimento, porta finalmente sui giusti binari una questione rilevante per la dignita’ del lavoro giornalistico tutto e per la liberta’ dell’informazione”. Lo afferma una nota della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) che aggiunge: ”Per i giornalisti chiamati a prestazioni di lavoro autonomo, la legge sull’equo compenso e’ una misura indispensabile di giustizia retributiva e serve a garantire le giuste tutele di liberta’ economica e morale e di indipendenza a migliaia di collaboratori che tanto danno al giornalismo ma che oggi sono costretti, per paura di perdere anche piccoli compensi, a vivere sotto pressioni ingiuste e scorrette”. ”Gli appelli degli ultimi giorni -prosegue la nota- di diversi parlamentari della Commissione cultura della Camera e della Fnsi, le recenti mobilitazioni di tante Associazioni di stampa (ultima in ordine di tempo l’Associazione Stampa Romana), hanno trovato – come ha fatto sapere l’on. Carra – una positiva risposta, per il Governo, da parte del Sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Giampaolo D’Andrea. La possibilita’ che ora la proposta sull’equo compenso possa essere approvata definitivamente in sede legislativa dalla Commissione cultura della Camera, spiana la strada per un passaggio a breve al Senato, il cui voto sara’ poi essenziale per il varo definitivo. Quella di oggi e’ una prima tappa importante. Ora si potra’ utilmente completare le altre per arrivare al piu’ presto al traguardo finale. La legge a cui stanno lavorando gli onorevoli Carra, Giulietti, Morra e tanti altri, di tutti gli schieramenti politici, puo’ essere anche assunta come un’indicazione di positiva convergenza su interessi concreti, morali e materiali, del lavoro e della vita civile su cui innestare le giuste azioni e il piu’ ampio e indispensabile processo di riforma dell’editoria a promozione e tutela del pluralismo, dello sviluppo e dell’occupazione professionale regolare”. (ASCA)