“Sahel off limits” è il titolo di copertina del numero di maggio di Popoli e Missione, il mensile di Missio, diretto da padre Giulio Albanese, che ospita in questo numero un suo articolo sull’emergenza fame che dal Corno d’Africa si è allargata quest’anno anche al Sahel. <<Mentre il mondo occidentale è sempre più alle prese con le conseguenze della crisi sistemica dei mercati, in Africa prosegue il cinico carosello delle carestie>> scrive padre Albanese in apertura dell’analisi dei problemi geopolitici della zona, in particolare della <<crisi che attanaglia il Mali settentrionale>> dove oltre alle tragiche vicende del popolo Tuareg, si concentra un <<mix di interessi legati allo sfruttamento del petrolio e dell’uranio>>. Tra i servizi dal mondo troviamo un reportage dal carcere boliviano di Cochabamba in cui bambini e famiglie numerose vivono ammassate in spazi angusti insieme ai padri detenuti. L’inchiesta di questo numero è dedicata al discusso acquisto di caccia F 35 da parte del governo italiano e raccoglie le voci della società civile che chiedono scelte diverse soprattutto in un periodo in cui la grave crisi economica impone tagli su tutto. Realizzato ascoltando dal vivo le esperienze degli ateniesi travolti dal default, il dossier “Atene tra austerity e corruzione” offre una attenta analisi dei cambiamenti che le ristrettezze economiche hanno imposto alla popolazione. Dalla disoccupazione dei giovani alla disperazione delle famiglie che non possono più mantenere una casa, dai professionisti senza lavoro al numero sempre in crescita di persone disperate, ci si chiede se la Grecia rappresenti un caso isolato o lo specchio di un sistema occidentale che non regge più, mentre le borse europee sono sensibili ad ogni fibrillazione dei mercati internazionali. Tutta colpa di un sistema bancario vorace e capace di manipolare i bilanci? La risposta è nell’articolo “Finanza Houdinì” dell’economista Leonardo Becchetti che racconta il “gioco di prestigio” di molti istituti bancari che hanno gravi responsabilità nell’effetto domino che si è creato a livello internazione. Infine, da segnalare un articolo di monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, che ricorda i 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II, che lo vide Padre conciliare e testimone della stesura di grandi documenti come l’Ad gentes, la Lumen gentium e la Gaudium et spes.

