La montagna non è solo turismo e catastrofi naturali. È piuttosto un coacervo di tradizioni, problemi, opportunità e caratteristiche peculiari da conoscere, approfondire, rispettare. Che però è spesso sottovalutato dai media. L’opposizione contro quella che alcuni definiscono “la retorica di Heidi” accomuna gli interventi ospitati nella giornata conclusiva del IX Forum dell’Informazione cattolica per la Salvaguardia del Creato, organizzato a Trento da Greenaccord Onlus, in collaborazione con UCSI (Unione cattolica Stampa Italiana) e FISC (Federazione italiana Settimanali Cattolici) e in partenariato con la Provincia autonoma e l’Arcidiocesi di Trento. Una giornata interamente dedicata alle strategie necessarie per trasmettere un’immagine corretta e completa dell’ambiente montano e delle sue comunità, senza la quale è impossibile valorizzare e difendere territori cruciali per il futuro sociale, ambientale ed economico del nostro Paese.
“Chi vive in montagna – ha spiegato lo storico Franco De Battaglia – percepisce perfettamente come la comunicazione, soprattutto quella dei quotidiani e delle tv, sia spesso superficiale, interessata a questi territori solo quando avviene una frana, un’inondazione o un incidente a qualche alpinista o sciatore. Faticano invece a trasmettere il sottofondo di vita, lavoro, alternative concrete allo stile di vita delle grandi città. Un’alternativa possibile perché la montagna vede l’incontro tra il Creato e la spiritualità”.
Intato Cavalese ha ospitato la quarta edizione del Premio giornalistico “Sentinella del Creato”, durante una cerimonia che si e’ svolta nel Teatro Comunale cittadino e condotta da Sandra Bortolin e Lorenzo Lucianer, volti noti della RAI del Trentino Alto Adige. Un evento di informazione e spettacolo che si inserisce all’interno del programma del IX Forum dell’Informazione Cattolica per la Salvaguardia del Creato, è organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus, in collaborazione con l’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) e la FISC (Federazione dei Settimanali Cattolici), con l’obiettivo di offrire una riconoscimento a quanti si sono distinti nella comunicazione ambientale.
Questi i nomi dei tre premiati e le relative motivazioni:
– Paolo Poggio, giornalista RAI (proposto da Greenaccord): “per la qualità della sua informazione come inviato del giornale radio Rai per l’emergenza rifiuti in Campania e in occasione del terremoto dell’Aquila. Poggio ha raccontato ciò che accadeva, con passione e professionalità, cercando con cura i protagonisti delle storie più interessanti e rendendoli protagonisti del loro racconto”.
– Antonello Riccelli, giornalista dell’emittente toscana “Telegranducato”(nella foto) (proposto dall’UCSI): “per il suo impegno nei confronti delle persone deboli e in particolare verso gli immigrati, detenuti e terza età”.
– Marco Turco, giornalista dell’Unione monregalese di Mondovì (proposto dalla FISC): “per la passione e la tenacia nel seguire vicende legate ai rifiuti, a progetti di centrali e altre tematiche ambientali. Il suo lavoro ha permesso di individuare progetti da mandare in porto e progetti da fermare perché non tenevano in dovuto conto la tutela del territorio e delle persone”.
A loro, oltre al trofeo che sarà loro attribuito, l’omaggio di un soggiorno in Val di Fiemme offerto dall’APT Val di Fiemme.
Oltre ai tre premiati “ufficiali”, quest’anno sono stati conferiti anche sei riconoscimenti “alla carriera”:
– SIR (Servizio d’informazione religiosa), nella persona del direttore Paolo Bustaffa, per la puntuale e qualificata informazione sui temi della salvaguardia del Creato, come efficace risposta all’invito di Benedetto XVI rivolto a tutta la Chiesa “a mostrare anche in pubblico la responsabilità verso il Creato”.
– Il fotografo pontificio Arturo Mari, per aver immortalato nei suoi scatti gli indimenticabili momenti in cui Giovanni Paolo II era immerso nella natura, attorniato dalle sue amate montagna che lui prediligeva per isolarsi, camminare, sciare e ricaricare le energie mentali.
– La cantautrice, Cristina Donà, per avere espresso nelle sue canzoni l’intimo connubio tra musica e natura, creando suggestioni da cui traspare l’armonia tra uomo e creato.
– Lo scrittore, Davide Sapienza, per la capacità di esprimere, nei suoi libri, armonie e melodie intime racchiuse in momenti di contemplazione della natura che richiamano avventure, sfide, silenzi e suoni intensi. E per la sua attività a favore dei diritti della natura, per arginare lo sfruttamento delle risorse naturali e per raggiungere l’equilibrio ecologico.
– L’alpinista, Simone Moro, per aver testimoniato che la sfida alle vette non è connessa alla vittoria a tutti i costi e per aver comunicato che la montagna non è un avversario da battere, quanto piuttosto una compagna privilegiata di viaggio da ascoltare e da capire.
– Il soccorritore alpino, Ettore Sartori: “Per aver espresso efficacemente con la sua vita e il suo impegno il valore della solidarietà in montagna, contribuendo a fondare il Soccorso alpino a Molveno, partecipando a innumerevoli operazioni di soccorso e per aver testimoniato che l’impegno del soccorrere deve essere perseguito senza ‘se’ e senza ‘ma’, perché risponde alle più alte motivazioni dell’animo umano”.(GREENACCORD)

