27 Novembre 2012
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PROFESSIONE/DIFFAMAZIONE: SENATO BOCCIA PROVVEDIMENTO .IL DIRETTORE SALLUSTI AI “DOMICILIARI”. FNSI: BENE STOP DDL,MA RESTA NODO CARCERE GIORNALISTI

votoIl Senato boccia, con 123 voti contrari, il ‘cuore’ della legge sulla diffamazione (definita salva-Sallusti), cioe’ l’articolo 1 del provvedimento che prevede il carcere fino a un anno per i giornalisti ma non per il direttore della testata, proprio nel giorno in cui, contro la volonta’ del condannato, la Procura di Milano chiede i domiciliari, e non il carcere, per Alessandro Sallusti.
In una nota la Fnsi cosi’ commenta il voto: “L’appello alla riflessione fatto dalla seconda carica dello Stato, il Presidente Renato Schifani, raccolta venerdi’ dal Sindacato dei giornalisti ha avuto uno speculare sviluppo – come da noi auspicato – nella riflessione fatta poco fa dall’aula del Senato che ha bocciato l’art. 1 della proposta di legge sulla diffamazione a mezzo stampa che puniva i cronisti con il carcere e con le multe e i direttori con forti sanzioni pecuniarie”.
Secondo la Fnsi, “la grande iniziativa comune dei giornalisti e degli editori, nonche’ di decine di associazioni impegnate sul terreno dei diritti civili ha consentito oggi un importante gesto di responsabilita’ che trova una risposta istituzionale significativa per quanto non risolutiva di tutti i problemi aperti”. La Fnsi ringrazia “le autorita’ istituzionali e le forze politiche che hanno voluto, alla fine, compiere una scelta che evita al Paese un rimedio peggiore del male che si voleva curare: nessuna tutela efficace per il diffamato, punizioni fino al carcere per i cronisti, soprattutto quelli di frontiera impegnati nelle inchieste sul male affare, nell’osservazione critica dell’attivita’ pubblica, sanzionati in maniera piu’ pesante tanto piu’ inquadrati nelle qualifiche basse, o semplicemente precari o freelance.
Piuttosto che compiere questa grave ingiustizia era meglio lasciare le cose come stanno, come accadra’, nell’immediato, dopo questo voto”. Secondo la Federazione “rimane aperto il nodo delle manette per i giornalismo, che dev’essere chiamato all’esercizio eticamente responsabili della professione per far circolare le verita’ delle notizie di pubblico interesse e tanto piu’ di quelle che certi poteri vorrebbero coperte per tenere nascosti problemi che debbono essere conosciuti.
Cancellare il carcere resta un obiettivo come lo e’ quello per nuove regole a garanzia dei cittadini, specie di quelli piu’ deboli, con l’introduzione nel nostro ordinamento di una rettifica documentata di eventuale verita’ alternativa da pubblicare nell’immediatezza della vicenda contestata e del Giuri’ per la lealta’ dell’informazione che ne sia il garante autorevole e indipendente”. Per queste ragioni, la Fnsi “mantiene alta la propria iniziativa civile permanente contro l’oscuramento delle verita’, per il diritto alle notizie e per la dignita’ dei cittadini. Per questo rimane il no alla soluzione del carcere e alle minacce improprie dei giornalisti”.
L’incontro pubblico confermato questa sera in Piazza del Pantheon con fiaccolata – conclude la nota – “rende evidente l’impegno affinche’ siano affermati questi valori e questi diritti, nel giusto bilanciamento fra loro all’interno del nostro ordinamento giuridico, che deve essere interamente e correttamente riformato, con serenita’ e equilibrio”. (AGI)